Il partito dei pro-Pal

lunedì 22 settembre 2025


Se lo è intestato lui, Maurizio Landini, il neonato partito dei pro-Pal. Cinico e furbo come sempre. Ha capito dove soffia il vento e si è unito a quella che si può definire “la peggio gioventù”. Quella che ha sfilato lunedì mattina per le strade del centro storico di Roma scandendo i soliti slogan “From the river to the sea”. O siamo tutti “anti sionisti”. Con qualche drappello che ridacchiava storpiando in “anti semiti”. Tanto sono loro i primi a saperlo. Come è morta ancora prima di nascere la pietà per i trucidati israeliani del 7 ottobre 2023, anche la buona fede ha fatto una brutta fine.

D’altronde, bastava vederli questi baldanzosi giovani della futura Islamic jugend, con fidanzate minigonnate al seguito: dovevano trovare qualcosa che li rendesse simili ai loro cattivi maestri che 50 anni fa manifestavano contro gli yankees per la guerra in Vietnam. E gli hanno servito sul piatto dargento la testa degli ebrei che tanto “stanno sul cazzo a tutti”, per usare il linguaggio delle chat WhatsApp ma anche di Facebook di tanti loro genitori. La rivoluzione prêt-à-porter e i primi fuochi di una nuova guerriglia neo brigatista sono già tutti qua. I bersagli sono i  moderati, i conservatori, i cristiani nonsantegidizzati” e soprattutto i sionisti. Cioè gli ebrei.

I cattivi maestri e i cattivi genitori che li hanno ridotti così sfilavano facendo il segno della P38 e esclamando slogan secondo cui uccidere un fascista non era un reato. Loro, i figli d’arte, in Italia, Europa e America sono stati convinti che uccidere un ebreo o un cristiano conservatore sia cosa buona e giusta e adesso alle parole e agli slogan potrebbero seguire i fatti. Quelli come Landini del “blocchiamo l’Italia per Gaza” ( ma poi a cosa serve?) ovviamente gongolano: hanno trovato una ragione sociale ed esistenziale. Adesso chi li ferma più? Il partito dei pro-Pal è bello e pronto. Farà presto parte del “campo largo”. E il tutto considerando che la sinistra di oggi non è quella di Enrico Berlinguer, che si mise di traverso al terrorismo e ai suoi fiancheggiatori. Oggi purtroppo gli ammiccamenti e le strizzatine d’occhio si sprecano.


di Dimitri Buffa