martedì 11 febbraio 2025
Sassolini di Lehner
L’asteroide 2024 YR4 potrebbe tamponarci nel 2032. L’impatto alla velocità di 17 chilometri al secondo causerebbe un effetto catastrofico pari a 500 volte l’atomica di Hiroshima. Nonostante Dagospia, va precisato che Giorgia Meloni non cavalca l’YR4. Prima che euroidioti e scimuniti massmediatici, dopo averci impiattato solo cibo etico a chilometri zero, ci prendano di nuovo in giro, in nome della salvezza del pianeta, spiegando il temuto accidentaccio YR4 come tipico effetto antropico, nonché accelerato dalle flatulenze delle mucche, dagli starnuti dei vigneti, dai rutti delle olive taggiasche, prendiamo le distanze dal resiliente manicomio globale, affidandoci realisticamente al vecchio buon senso e alle radici giudaico-cristiane. Schivando le buffonate compostabili e biodegradabili, patrimonio del green deal, pur inseguiti dai mandati di cattura della cino-islamica e sciita Corte penale internazionale, magari, rinvigoriti dall’energia rinnovabile, abbronzati e riscaldati dai pannelli solari, inginocchiati ieraticamente sotto una sacra pala eolica, converrà anche qualche prece implorante il Creatore. Pregando, sarà bene non dimenticare la richiesta di grazia per l’influencer Papa Francesco, affinché la pianti di far da megafono alle scempiaggini eco-bio-sostenibili, risollevandosi dal proprio pontificato terra-terra e riscoprendo il tragitto verso il cuore della religiosità, che non è il neopaganesimo o l’islamizzazione forzata, bensì la metafisica. Più in alto, lassù, dove a governare l’asteroide 2024 YR4 potrebbe esserci proprio lui, l’Onnipotente.
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Amici laico-liberali e uomini di mondo lettori accaniti dell’Opinione delle libertà, la scienza della terrestrità impazzita, peggio di un comunista alla Goffredo Bettini, ci esorta ad avviare ristoranti di nuovo tipo. Il sottoscritto, pur homo etero-eroticus mai pentito, rimane sbigottito e perplesso davanti alla nuova salutare dieta consigliata dagli scienziati. No, non si tratta di matriciana ai grilli, né di carbonara con uova di ornitorinco o di risotto alle larve di ditteri e neppure di serpentelli impanati. Il futuro delle stelle Michelin è affidato ai variegati nutrienti ricostituenti presenti nel liquido spermatico. Non lo dice un qualsiasi porcaccione alla Lavrentij Berija – il realsocialista stupratore seriale di fanciulle minorenni – bensì le riviste scientifiche alla moda. Noi maschietti, ignoranti come cocuzze, abbiamo per secoli creduto di tenere in serbo una sostanza fonte di pargoli e, talora, di guai. Invece, celavamo la panacea senza ticket della moderna sanità. Ecco un’antologia dei benefici della fellatio senza l’odiosa sprecona eiezione di quella bontà. Sulla News Medical si legge che lo sperma, se consumato per via orale – non si specifica se crudo, lessato, marinato, al sugo o fritto – apporta un deciso miglioramento dell’umore. Prima bevi, poi, divenuto ottimista e allegrone, ti fai una risata di cuore. La letizia scaturirebbe da ossitocina, cortisolo, estrone, prolattina, dall’ormone di rilascio della tireotropina e serotonina, tutta roba che produrrebbe una sensazione extra-euforica post-coitale, un incremento di energia e affetto, nonché la diminuzione dell’ansia. Le angosciate croniche e le ossesse giorgiaforbiche massmediatiche si procurino subito il bugiardino per le giuste assunzioni e le dosi raccomandate. Guariranno. Su PubMed, inoltre, si raccomanda alle donne gravide l’ingestione del seme, forte inibitore del rischio di preeclampsia, pericolosa complicanza nelle puerpere. Gli scienziati avvertono che l’assunzione orale dei peptidi presenti nello sperma aumenti il livello di tolleranza agli antigeni estranei. Anche per guarire dall’insonnia non ci sarebbe miglior rimedio che l’ingoio di liquido seminale. Lo afferma PubMed, mica “Marcella la Bolognese”, leggendaria professionista della fellatio stradale a quaranta euro. Infatti, nel medicale sciroppo di maschio, da ingerire prima dei pasti, si ritrova melatonina, l’ormone che regola il giusto avvicendarsi sonno-veglia. Bevi e ne ribevi, come il chinotto Neri, e ti addormenti di colpo. Che dire? Aprire ristoranti con codesto menù potrebbe costare parecchio, vista la numerosa, per così dire, manodopera per produrre l’ingrediente, ma avrebbe, comunque, il pregio di mandare a casa tutti i presuntuosi chef che infestano le nostre televisioni con ricette a ghirigori demenziali, dannosi al portafogli, inutili al gusto, improbabili alla salute. Spaghetti, aglio, olio, pomodoro, seme virile a mezzo metro zero e campi cent’anni.
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Sembra che il Csm intenda aprire una pratica a tutela del procuratore Francesco Lo Voi. Non è una novità, anzi è prassi. Tuttavia, nella Costituzione i compiti assegnati al Csm non prevedono siffatte iniziative. Lo voi o non lo voi capire? Cara Giorgia Meloni, basterebbe ripristinare il dettato dell’articolo 105 della Costituzione: “Spettano al Consiglio superiore della magistratura, secondo le norme dell’ordinamento giudiziario, le assunzioni, le assegnazioni ed i trasferimenti, le promozioni e i provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati”. Punto, non c’è altro, tantomeno le tutele corporative da casta faraonica, che degradano i togati ad affiliati di setta. Proposi il ritorno all’articolo 105 nella Commissione Giustizia, anno 2008, ma allora il Guardasigilli era Angelino Alfano, oggi è un giurista come Carlo Nordio. Forse, c’è da sperare.
di Giancarlo Lehner