Il bibitaro da 336mila euro

venerdì 17 gennaio 2025


Sassolini di Lehner

I pargoli scrivono letterine a Babbo Natale e fanno bene, visto che Babbo Natale c’è ed è per giunta plurimo, ben duplicato nei genitori e quadruplicato nei nonni. Pure io, benché vecchio coccio, vorrei indirizzare letterine a chi sia in grado di colmarmi la calza di dolcezze. Luigi Di Maio, dopo avermi confortato allo stadio San Paolo di Napoli col caffè Borghetti e soprattutto col chinotto Neri (quello che “Se bevi Neri, lo ribevi”; “Non è chinotto se non c’è l’8”), mi ha indicato come prodigo Babbo Natale il dottor Mario Draghi, sì, proprio il “vile affarista”, spiegandomi che, contrariamente ad altri potentoni bugiardoni, se gli fai un favore, mantiene sempre le promesse. Guarda me: mi chiese se potevo devastargli, prima che lo facesse Giuseppi, quelle rape dei grullini, e io lo accontentai con la scissione delle rape meno insipide, 11 senatori e 51 deputati. In cambio, Babbo Draghi ordinò agli eurobeoti di nominarmi inviato della Ue nel Golfo. Sembrò l’eco giunta dall’osteria dopo la desertificazione della settima damigiana. Invece, Golfo mi fu. Ed ora, nel 2025, mi rinnovano l’incarico, giudicando la mia prestazione “eccellente”, il mio contributo “grande”, il mio ruolo “chiave”. Ad apprezzare la qualità dei miei chinotti persici mica è stata una eurobischera qualsiasi, trattandosi nientemeno che dell’alta rappresentante per la politica estera dell’Ue, la biondina Kaja Kallas. Babbo Draghi, insomma, visto che l’estero dell’estone si ferma a Tallinn, le ha dato la sveglia, perché andasse ben oltre, certo non fino a Tagliacozzo, nell’Abruzzo troppo lontano, ma almeno sino alla vicina Dubai. Perciò, ha ingiunto all’Alta Kaja di rinnovare l’incarico a Giggino per altri 2 anni, con lo stipendiuccio di circa 336mila euro, più il personale dello staff e tutti i benefit a carico di quegli idioti matricolati dei cittadini europei. Certo, in quanto nativo del Vecchio continente, mi sono sentito peggio di un fessacchiotto, che paga per essere preso per il c...hinotto. Tuttavia, Di Maio mi ha persuaso. Del resto, io sono un bevitore accanito, tanto da far parte del club dei chinottisti anonimi. Quindi, caro Babbo Draghi, mio Re Mago, portatore di doni, ti scrivo e ti chiedo. Dimmi quale partito, movimento, gruppo parlamentare posso frazionare o quale azienda pubblica posso svendere alla Goldman Sachs, e io, ligio e luigio, lo farò. Anzi, se aspiri ancora a salire sul Colle, provvederò a fornirti tutti gli attrezzi per la scalata. Attento, però, a non cascare di nuovo. In cambio dei favori, mi basterebbe la nomina ad alto inviato dell’Ue non ad Avezzano, ma solo a Ladispoli, senza staff, ma con abbondante Sauté di cozze e vongole ben pepate ed agliate come salario giornaliero.

Grazie Babbo Draghi.


di Giancarlo Lehner