lunedì 30 settembre 2024
Dovevano ritirarsi sull’Aventino come una opposizione coesa per protestare contro la Rai lottizzata dai fascisti. E invece, nottetempo, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni hanno tirato il pacco napoletano alla povera Elly Schlein. I due furbacchioni devono aver dato appuntamento alla povera tapina di buon mattino sul nobile colle di cui sopra per armare una opposizione dura contro “Giorgia la lottizzatrice nera”. Non vedendoli arrivare, la povera Elly deve aver pensato al traffico infernale della Capitale, fuori controllo nonostante il Sindaco Roberto Gualtieri millanti di essere bravissimo e di aver cambiato radicalmente il volto della Città eterna anche se non ci crede nemmeno lui.
Solo a cose fatte deve averla raggiunta una telefonata che la invitava ad uscire dalla sterpaglia, abbandonare la clandestinità, chiamare l’armocromista e recarsi alla Camera perché la fregatura era servita: la Sinistra barricadera si era convinta ad occupare anche i Cda oltre che le case popolari potendo contare sulla consulenza specializzata di Ilaria Salis. Il Movimento 5 stelle invece, per dirla come Matteo Renzi, si era convinto a diventare un movimento per sistemare qualcuno più che un movimento anti sistema. E così il campo largo si è trasformato definitivamente in camposanto facendo una fine ingloriosa. Sarebbe stato troppo facile offrire agli osservatori una assoluta divergenza sui principali temi di politica interna, internazionale o di strategia Parlamentare. Le cose si fanno bene, per cui è andata in scena una figura di melma a reti unificate, un tradimento plateale capace di mostrare plasticamente che, se si esce dal perimetro dell’antifascismo in assenza di fascisti, il resto è teatrino di quart’ordine, roba da porchettari di periferia, una banda del buco a cui non affideresti nemmeno un dollaro falso per paura che se lo litighino.
Però sono fortissimi quando si tratta di spararla grossa: avevano detto che il Governo Italiano si era isolato in Europa un attimo prima che Raffaele Fitto ricevesse prestigiose deleghe in Commissione. Hanno tentato di organizzare campagne referendarie su cittadinanza e autonomia differenziata partorendo quesiti grotteschi, in parte inefficaci e in parte probabilmente incostituzionali (come del resto quelli della Cgil sui temi del lavoro). Hanno imbastito una polemica sullo ius scholae ma non hanno mai chiarito il motivo per il quale non se ne sono mai occupati quando erano al Governo. E intanto il Partito democratico si accorge solo ora che Giuseppe Conte finge di fare il campo largo ma nei fatti vuole solo fagocitare il Pd, guardandosi bene dal far avvicinare alla preda Matteo Renzi perché altrimenti se ne papperebbe un bel pezzo. Una roba da dilettanti che non fanno ridere solo perché c’è una parte della stampa che funge da autotune che copre le stonature.
Viene da pensare che ci voglia una bella dose di incoscienza per candidarsi a guidare il Paese in totale assenza di una convergenza programmatica: affidereste mai il destino del Governo a chi riesce a compattarsi solo quando si tratta di ricorrere al Tar contro l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi? Bei tempi quando a capo di Botteghe Oscure sedevano quelli della scuola delle Frattocchie. Adesso i leader vengono cooptati direttamente dalla scuola materna.
di Vito Massimano