martedì 2 luglio 2024
Quando la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, ha dato il via alla campagna antifascista, contro un nemico defunto da una ottantina d’anni, ho pensato che fosse un disperato tentativo di riempire con qualche contenuto il suo scarno bagaglio di proposte concrete da presentare al Paese. Tuttavia, tenendo conto che le più importanti grancasse mediatiche della sua area politica hanno imboccato a testa bassa questa linea del nulla cosmico, occorre prendere atto che il dibattito tra le forze di Governo e buona parte dell’opposizione da mesi si sta strutturando su un piano di idiozia allo stato puro. L’ultima boiata di questo assurdo teatrino è senz’altro rappresentata dall’inchiesta di Fanpage sull’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, con la quale si vorrebbe dimostrare che è in atto una sorta di ricostituzione de facto del defunto partito politico di cui sopra. E, sebbene la premier, Giorgia Meloni, abbia preso esplicitamente le distanze dai soliti esaltati, che come la stessa ha ricordato, sono ampiamente presenti anche nei partiti di sinistra, tanto da essere persino eletti nel Parlamento europeo, ai farisei dell’antifascismo di maniera tutto questo non basta. Giunti al culmine di una vergognosa strumentalizzazione politica, costoro chiedono, ad alta voce, che i dirigenti del partito di maggioranza sciolgano l’intera organizzazione giovanile, così da poter rivendicare il loro grande merito nella battaglia contro il ricostituito Partito fascista.
Ovviamente, i dirigenti di FdI si guardano bene dal prendere in considerazione questa grottesca provocazione, la quale sembra provenire dalle catacombe politiche di una sinistra che si definiva di Governo che ha completamente smarrito la strada di una ragionevole moderazione, per imboccare quella di una contrapposizione politica tutta ideologica e di cortissimo respiro. In questo senso, è palpabile il crescente imbarazzo che manifesta il centrodestra nel confrontarsi con un avversario che parla di aria fritta e di fascismo senza soluzione di continuità. Tuttavia, forse sarebbe il caso, di fronte a un simile scempio del dibattito pubblico, di seguire il consiglio di Arthur Schopenhauer: “Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non parlare con loro”. Anche perché, come disse Oscar Wilde, non bisognerebbe “mai discutere con un idiota, poiché prima ti trascina sul suo terreno e poi ti batte con l’esperienza”. In questo caso, mi sembra che, compatibilmente con il suo ruolo istituzionale, Giorgia Meloni stia sagacemente seguendo questa linea.
di Claudio Romiti