La belva in sembianze umane

lunedì 25 marzo 2024


La belva paranoica in sembianze umane, che dagli ori del Cremlino guata il mondo in cerca di sangue, ha sveltamente identificato e catturato i terroristi della strage fattagli in casa. Come se ne custodisse già prima le carte d’identità. Non solo. Poche ore dopo lo sterminio dei suoi concittadini, in diretta televisiva ha precisato che i terroristi sono sicari inviati dagli Ucraini e che si vendicherà sui mandanti. I terroristi sono arrivati in macchina, hanno parcheggiato davanti alle guardie, sono entrati senza ostacoli, hanno preso posizione all’interno dell’auditorium e cominciato a sparare con tutta calma, ammazzando inermi spettatori. Sono usciti senz’essere fermati. Ma, strano a dirsi, passano poche ore e vengono catturati sulla stessa auto sulla quale erano arrivati. Vladimir Putin, però, ha detto in tivù che stavano andando in Ucraina, ne era certissimo (!) perché aveva scovato “una finestra” aperta dagli Ucraini sul confine con la Russia. Avete capito bene: “una finestra” degli Ucraini sul confine presidiato dai Russi! Magari “una finestra” senza vetri, evidenziata da una candela accesa nella notte, così gli assassini potevano trovarla facilmente ed imbroccarla senza sbattervi.

Nel messaggio ai suoi sudditi, la belva umana è tuttavia apparsa con la paura stampata in faccia. La paranoia ne devasta le sembianze. Immagina che possono colpirlo e fargli fare la fine che merita. Non è più sicuro rintanato. Sente, con animalesco istinto, che la sua tana sta per diventare la sua tomba. Le sue bugie non fermeranno le pallottole. Le bombe lo aspettano dovunque. La strage di Crocus è orribile. Putin se ne sta servendo alla stregua di necrofago, con ributtante malvagità, per incrudelire viepiù sugli Ucraini, da oltre due anni sottoposti ad analoghi trattamenti, però massivi.

Gli antiputiniani hanno realizzato che Putin è un Totò Riina con l’atomica, che tuttavia non userà. Come Riina, è un vigliacco che ordina gli assassinii, ma è incapace di commetterli con le sue mani. La strage di Crocus ha il lezzo di servizi russi, a prescindere dal coinvolgimento del capo, che forse sapeva e forse no. Occorreranno eroi come quelli che sconfissero il boss della mafia italiana per detronizzare e possibilmente sbattere in galera il boss della mafia russa. Però finora Putin li ha fatti ammazzare preventivamente. Gli Ucraini sono eroici, ma hanno bisogno del nostro aiuto.

Uno dei più celebri discorsi di Winston Churchill, ma trascurato, è l’appello all’America del 9 febbraio 1941, passato alla storia con il titolo “Give us the tools”: dateci gli strumenti (armi e armamenti) e finiremo il lavoro. È lo stesso appello che gli Ucraini rivolgono a noi, al mondo libero. La Britannia resistette finché l’America scese in guerra. Adolf Hitler fu sconfitto. Oggi la belva in sembianze umane, somigliante a Hitler senza i baffetti “a mosca”, ha la possibilità di prevalere soltanto se gli Ucraini verranno lasciati soli, come soli furono lasciati in Italia per decenni i veri combattenti contro la mafia. Volete che i gangsters che governano la Russia comandino più a lungo di Riina? E come lui devastino la vita del popolo che rifiuta di pagargli il pizzo? Se la belva in sembianze umane nega in flagranza che la strage l’han fatta quelli che la rivendicano, mentre afferma, dopo solo quindici ore, che ne sono responsabili gli Ucraini, non c’è altro da aggiungere. Se i putiniani credono alle consapevoli falsità di Putin, possono credere di tutto, pure che le cicogne portano i bambini.


di Pietro Di Muccio de Quattro