Facciamo un po’ di conti

lunedì 2 ottobre 2023


Sassolini di Lehner

Facciamo un po’ di conti e vediamo se ci resta qualcosa di utile in mano. Peccato, però, che l’Esecutivo non sia abilitato dalla Costituzione, ottima e abbondante solo per Roberto Benigni, a usare la mia calcolatrice.

Novemila appartenenti alla casta faraonica togata moltiplicati per 5 fanno 45mila.

La classe politica del Partito Democratico, più cinematografari mantenuti dal contribuente e altri accoglisti immarcescibili, morti di fama e di insuccessi, saranno almeno 4mila: moltiplicati per 5, fanno 20mila.

Calcolando per difetto in 5mila coloro che ricevono dollari da parte di George Soros e quanti altri finanziatori di Ong, moltiplicati per 5 fanno 25mila.

Aggiungiamo 2mila preti franceschellisti dialettici: per 5 fanno 10mila.

Il materialista di cuore Jorge Mario, da parte sua, nella sede di Santa Marta dovrebbe ospitarne a spese proprie non meno di 500, servendo loro il mate delle cinque.

Non calcolo e non moltiplico il nulla eterno dei grillini perché, contrariamente ai banchi scolastici, gli sbarchi in Italia non avvengono mai a rotelle.

Potrei magari, considerando i 300mila euro scippati ogni anno alle nullità, moltiplicare Beppe Grillo per 30, ma zero per 30 purtroppo fa zero.

Idem con Oliviero Toscani: moltiplicare il veleno che vomita ogni giorno fa meno di zero, fa più oscenità. Del resto, il fotografo, che ama i ponti che crollano basta che siano dei Benetton, essendo un furbetto matricolato, precisò a suo tempo che dovevamo essere tutti noi ad accogliere, perché lui a casa sua non fa entrare nessuno, neanche gli spifferi. Fa suo, insomma, il filosofema di ospitare, non nell’altrui sedere, ma a casa di noi tutti.

L’obiettivo di tanti conteggi anti-Benigni è regolarizzare, qui e subito, la posizione di oltre 100mila zatteranti guidati proditoriamente verso l’Italia, Penisola considerata a Bruxelles la vigna non degli acini ma dei cojoni.

Ebbene, con apposita legge umanitaria cotali indefessi eroi dell’accoglienza dovrebbero essere costretti (pena la sperimentazione della reciprocità, tipo entrare clandestinamente in Iran, Yemen, Egitto, Tunisia o Pakistan e vedere l’effetto che fa) a mantenere, rifocillare, pagare, curare, coccolare nelle loro case, senza sfruttarli, 5 clandestini cadauno, per un periodo di 10 anni.

Gli ospitanti, trattandosi per lo più di islamici – sfugge un po’ a tutti che l’invasione maomettana è un fatto e che la sharia è vicina – saranno i pedagoghi degli eroi umanitari succitati, i quali avranno modo di dare una bella ripassata al Corano.


di Giancarlo Lehner