lunedì 29 maggio 2023
“Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale: giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni. Vi arrivo perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestare a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione dunque”.
Questo è il punto saliente della lettera inviata ai vertici della Rai da Lucia Annunziata, con la quale la popolare conduttrice rassegna le sue dimissioni irrevocabili. Quindi, oltre a cadere dal pero per aver “scoperto” solo ora che chi governa il Paese assume sempre un ruolo egemonico nel servizio pubblico radiotelevisivo, la giornalista campana esprime il suo abbastanza grottesco “non ci sto”.
Tant’è che proprio un comico come Fiorello ha commentato in modo piuttosto efficace questa surreale vicenda, durante il suo programma mattiniero in onda su Rai 2: “Gli italiani sono disperati da quando se n’è andata Lucia Annunziata. Pensano che gli italiani siano interessati da queste cose... Ma no, non gliene frega niente. Non siamo il centro del mondo, mi ci metto dentro anche io, non siamo niente. Siamo solo dei saltimbanchi! Alla gente non gliene frega niente!”.
“Ma non è mai cambiato niente – ha sottolineato lo showman – adesso è TeleMeloni: c’è il governo di destra e quelli di destra mettono quelli di destra, c’è un governo di sinistra e quelli di sinistra mettono i loro di sinistra, è sempre stato così... Ognuno fa il suo orticello. Il problema è generale – ha sottolineato – è la politica che non dovrebbe stare nella tv, nella Rai. Serve gente competente e invece quello è bravo ma è di sinistra... Noi non siamo nulla eh, siamo di centronulla – ha ironizzato – Annunziata, se non condividi niente di questo governo, allora dovevi rimanere per lottare dall’interno. Se te ne vai, te ne sei andata. Che poi tutto questo andare via, bisogna capire da dove arriva – ha concluso tra il serio e il faceto Fiorello”.
In estrema sintesi, possiamo dire che per l’attuale conduttrice di Mezz’ora in più, chi occupa la Rai è come il colesterolo, che per chi non lo sapesse si divide in colesterolo buono, Hdl, e colesterolo cattivo, Ldl. Infatti, quando occupa la sinistra è tutto ok e la democrazia dei soviet non è in pericolo; mentre se arrivano le truppe cammellate di destra allora sono guai per il pluralismo a senso unico dei compagni come l’Annunziata.
In particolare, il suo non condividere nulla dell’attuale Esecutivo manifesta una avversione di stampo ideologico che non sembra avere molto a che fare con la realtà delle cose, dal momento che nelle nostre democrazie mature le differenza tra i grandi partiti di governo risulta sempre più sfumata. Tant’è che non mi sembra proprio che su Rai 3, in cui va in onda sin dall’inizio il talk pomeridiano dell’Annunziata, siano arrivate le cavallette, visto che nel canale in quota Partito democratico tutto è rimasto come prima. Ma evidentemente i rigurgiti sessantottini dell’Annunziata hanno preso il sopravvento. Se non si fa la rivoluzione, allora è meglio ritirarsi in buon ordine.
di Claudio Romiti