Il cancro della vanità

giovedì 11 maggio 2023


Sassolini di Lehner

Nella nostra temperie, dove spiccano gli scappati dalla neurodeliri, tutto fa spettacolo anche il cancro e certuni quasi se ne vantano e lo raccontano, firmando con nome e cognome, come se la storia delle loro cellule impazzite sia coperta da copyright.

Nessuna particolare solidarietà, quindi, a chi spettacolarizza la propria sofferenza come Michela Murgia e tantomeno a quanti, facendo anch’essi una sceneggiata napoletana, la riabilitano e ne rivelano pregi, meriti e bontà, come si usa con i defunti freschi di giornata.

No, non è morta, è solo protagonista di un proprio lacrimevole atto unico, mentre molti, troppi signori nessuno vivono in silenzio la resa dei conti tumorale.

Il cancro è animale generoso, tanto amico dell’uomo da non negarsi a nessuno, tant’è che io stesso ci ho combattuto, concentrato e silente, però, convinto che, se avessi rivelato la mia malattia con una lettera al Corriere della Sera, avrei ricevuto un giusto e dovuto “chissenefrega! Chi ti credi di essere, altri milioni stanno come e peggio di te!”.

Tale risposta credo che meriterebbero quanti fanno cronaca patologica di se stessi, contendendo al bravo intervistatore Luciano Onder le ultime notizie di Medicina 33.


di Giancarlo Lehner