Le eurotangenti e i “minima moralia” della sinistra

mercoledì 14 dicembre 2022


Sono giorni che siamo costretti ad assistere al grottesco tentativo dei “giornaloni” italiani di nascondere l’imbarazzo nel trattare la notizia delle tangenti che si sospetta siano state pagate da rappresentanti del Qatar a esponenti della sinistra europea, allo scopo di attenuare la pessima fama rimediata dal Paese mediorientale in materia di diritti umani e dei lavoratori. Il fatto certo è che l’ex europarlamentare del Partito Democratico, passato ad Articolo 1, Antonio Panzeri, in rapporti con personaggi qatarioti, sia stato trovato in possesso di una grossa somma in contanti nel corso di una perquisizione disposta dall’autorità giudiziaria belga. Le ipotesi di reato contestate sono di associazione a delinquere, riciclaggio e corruzione. Insieme al Panzeri sono stati tratti in arresto con la medesima accusa Francesco Giorgi, assistente parlamentare dell’eurodeputato nelle passate legislature e oggi nella segreteria dell’europarlamentare del Pd, Andrea Cozzolino; Niccolò Figà-Talamanca, direttore della Ong No Peace Without Justice che opera a Bruxelles. Ai domiciliari, sono finite la moglie e la figlia del Panzeri. Nell’indagine è stato coinvolto anche il sindacalista Luca Visentini, segretario della Confederazione internazionale dei sindacati, di cui era stato disposto il fermo, poi rilasciato dal giudice istruttore belga che non ne ha confermato l’arresto.

Ma non è finita. Sono stati perquisiti gli uffici di Federica Garbagnati, assistente dell’eurodeputata Alessandra Moretti; di Giuseppe Meroni, in passato assistente di Panzeri e oggi in forza allo staff di Lara Comi, eurodeputata di Forza Italia; di Donatella Rostagno, esperta di Africa sub-sahariana e di Medioriente, già collaboratrice di Panzeri e oggi assistente dell’europarlamentare belga di origine italiana, Maria Arena, inoltre componente del board della Ong “Fight Impunity”, fondata da Panzeri e oggetto di indagini della procura di Bruxelles.

Come si noterà, sono tutti personaggi di sinistra e sono tutti italiani. A dare un tocco di internazionalità vi è tra gli arrestati colei che per gli inquirenti belgi potrebbe risultare il “gioiello della collezione”: la greca Eva Kaili, vicepresidente del Parlamento europeo, colta con un mare di banconote tra le mura domestiche. Peccato, però, che anche l’affascinante politica ellenica sia riconducibile all’Italian Connection per essere la compagna di uno degli indagati nell’inchiesta in corso. Fonti di Bruxelles sostengono che lo scandalo esploso sia solo la punta dell’iceberg di un’inchiesta destinata a travolgere la credibilità del Parlamento europeo. Inoltre, altri eurodeputati sarebbero nel mirino degli inquirenti. Tra costoro vi è l’eurodeputato belga Marc Tarabella, di evidenti origini italiane, che si è autosospeso dal gruppo al Parlamento europeo Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D).

É una brutta storia, che macchia l’immagine del Paese e dà fiato ai nostri detrattori esteri, che potranno dire con perfido sarcasmo: sono i soliti italiani. Tuttavia, per quanto la faccenda sia in sé disgustosa, non sono loro, i presunti “mariuoli”, a farci maggiormente del male. C’è una sinistra che per anni è stata campionessa del più servile filo-europeismo che ha portato l’Italia a essere un paria del consesso europeo. La nostra Patria, così bella e così fiera della sua millenaria storia, piegata e piagata dalla tracotanza del suo nemico più subdolo: la sinistra interna che da decenni sbandiera, a sproposito, la sua superiorità morale rispetto al nemico ontologico che sta a destra. Superiore un corno! Non facciamo che si caschi tutti dal pero. Alla superiorità morale della sinistra non abbiamo mai creduto. È stata una menzogna sulla quale i superstiti della stagione di Tangentopoli hanno costruito il loro diritto a impadronirsi dell’Italia. Al più, è stata scambiata per superiorità una naturale inclinazione all’arroganza ingiustificata che, tuttavia, ha funzionato da postulato alla pretesa impunità dei capi e dei quadri intermedi dell’ex Partito Comunista ai tempi di Tangentopoli e durante la Seconda Repubblica.

La ricordate la stagione delle Mani Pulite? Il vento della giustizia spazzò via la classe politica dominante della Prima Repubblica. Tutti colpiti e abbattuti: Democrazia Cristiana, Partito Socialista Italiano, Partito Socialdemocratico Italiano, Partito Liberale Italiano, Partito Repubblicano Italiano e Primo Greganti. Non l’ex Partito Comunista Italiano che era diventato Pds, Partito Democratico della Sinistra, ma solo l’”eroico” compagno Primo Greganti, beccato con le mani nel sacco ma che ebbe il buon gusto di non tirare in ballo nessuno dei suoi.

Eppure, salvare la faccia del partito non avrebbe dovuto corrispondere a certificarne l’innocenza in fatto di mazzette incassate. Come quella misteriosa valigetta con un miliardo di lire che il povero Raul Gardini aveva portato a Botteghe Oscure, sede del Pci. Di quella squallida vicenda non si è mai conosciuto il nome dell’elemosiniere di Palazzo che la ricevette in dono per la giusta causa. La maxi-mazzetta Enimont, benché regolarmente versata ai “compagni”, non poteva essere attribuita penalmente a nessuno degli inquilini di Botteghe Oscure in ragione dell’assioma sulla superiorità morale della sinistra. Perciò, riguardo all’illibatezza della sinistra, niente di nuovo sotto il sole. Panzeri e soci, se dovessero essere confermate le accuse, sarebbero soltanto un particolare pittoresco di una lunga storia di illegalità compiute al riparo di una sfacciata menzogna. Ciò che infastidisce è la pretesa di alcuni commentatori al servizio dei “buoni”, pur al cospetto dell’evidenza dei fatti, di gettare comunque la croce nel campo della destra. È il caso del politologo Piero Ignazi che, dalle colonne del Domani, li batte tutti. Cosa scrive Ignazi da far accapponare la pelle?

1) La destra non può cantare vittoria perché, in fatto di furfanterie, essa risulta ampiamente in testa. Il benchmark per misurare chi sia più “sporco” è la ripartizione per appartenenza politica degli inquisiti e condannati oggi presenti in Parlamento: 29 del centrodestra contro 5 del Pd.

2) La sinistra caccia o sospende i propri membri coinvolti in fatti illeciti mentre il centrodestra si chiude a riccio in difesa dei suoi inquisiti. Capite come funziona per questa razza di ipocriti? La pretesa censoria da peccato originale rende, agli occhi delle anime belle che la esercitano, irredimibili coloro che sono ontologicamente nemici. Ignazi si fa interprete di una rappresentazione del Bene assoluto che non viene scalfito dai comportamenti delittuosi dei suoi assertori. Neanche quando il modo disinvolto dei “compagni” di accettare denaro spalanca le porte della nostra civiltà a mondi che restano distanti anni luce da essa. Come quello delle dinastie arabe del Golfo Persico. È una cosa orribile che si pretenda di fare di tutta l’erba un fascio.

Se le cose si mettono male per la sinistra, la si butta in caciara evocando un comodo, mozartiano, “così fan tutte”. No, cari compagni e compagne, così non fanno tutti. Non lo fanno quelli di destra. Loro non danno via i sacri principi per gonfiarsi le tasche di denaro. E non l’hanno fatto quelli della Lega quando sono stati coperti di fango per aver parlato bene della Russia e del suo leader. Il teorema accusatorio contro Matteo Salvini e i suoi era basato, evidentemente, sull’esperienza maturata sul campo: se si parla bene di qualcuno inviso agli altri, lo si fa per denaro. Stavolta, la diversità morale la tiriamo fuori noi. Perché non c’è parificazione che tenga con chi svende i fondamenti della civiltà a cui appartiene per intascare un “pizzo”. I qatarioti non ci amano. Se provano a comprarci è perché ci vogliono cambiare, ma non prima di aver lucrato abbondantemente sulle nostre debolezze.

Ora, a sinistra ci sono “compagni” che vogliono riempirsi le tasche e fare vacanze da nababbi grazie al malaffare? Affaracci loro e della Giustizia che li deve stanare. Ma ci risparmino la lezioncina morale per pararsi le natiche quando vengono beccati con le dita nella marmellata.


di Cristofaro Sola