Gli psicologi de’ noantri

giovedì 10 novembre 2022


L’informazione mainstream, da sempre orientata verso sinistra, dopo aver sostenuto in ogni aspetto le demenziali misure liberticide per contenere – senza alcun risultato tangibile – la diffusione di un virus a bassa letalità, oggi ci informa che solo gli immigrati irregolari possono soffrire di problemi psicologici indotti dalla loro penosa condizione. Mentre, così come è accaduto agli italiani, ai quali è stato imposto di tutto, dagli arresti domiciliari di massa al coprifuoco, dal vaccino obbligatorio al lasciapassare sanitario di stampo stalinista, non è stato mai neppure lontanamente sfiorato l’argomento della sofferenza psichica indotta dall’orrendo controllo sociale di natura sanitaria che in parte ancora sussiste. Un asfissiante controllo sociale, con il quale si è arrivati a rincorrere con gli elicotteri chiunque osasse uscire di casa per corricchiare, che è stato più volte giustificato con una aberrante visione prettamente biologica della esistenza dei cittadini. Una visione assolutamente distopica, che cozza con uno dei principi costitutivi dell’Organizzazione mondiale della sanità, secondo la quale “la salute non è semplicemente l’assenza di malattie o infermità, bensì uno stato di benessere fisico, mentale e sociale”.

Condizione che, per l’appunto, nel Paese occidentale che ha adottato di gran lunga le misure sanitarie più restrittive è andato letteralmente a farsi friggere per milioni di individui. Eppure, l’informazione italiota, che per quasi tre anni non si è affatto curata dei danni psicofisici che, soprattutto nei giovani, ha prodotto il blocco di tante attività sportive e/o ludico motorie, oggi si straccia le vesti per le sofferenze psicologiche, vere o presunte tali, che alcuni dei summenzionati migranti irregolari starebbero subendo a causa di un Governo, quello diretto da Giorgia Meloni, che vorrebbe semplicemente applicare loro le nostre leggi.

D’altro canto, analoga valutazione selettiva avviene per quanto riguarda i diritti costituzionali, che secondo i teorici dell’accoglienza illimitata (e a prescindere) sarebbero costantemente violati nei riguardi dei medesimi migranti irregolari. Invece, tanto per fare un esempio di questi giorni, nessun vulnus costituzionale viene rilevato dai geni dell’informazione progressista quando si discriminano i medici non vaccinati da quelli vaccinati, come ha fatto la Regione Lombardia, impedendo ai primi di curare i malati fragili. Tutto questo quando è da tempo acclarato che, per quanto riguarda il contagio del Coronavirus, non esiste alcuna differenza tra vaccinati e non.

Pertanto, dopo essere diventati tutti esperti virologi, al fine di sostenere acriticamente la sistematica violazione delle nostre libertà imposte dai precedenti governi, oggi i giornalisti della soverchiante componente progressista, teorici dei porti aperti, si scoprono grandi psicologi de’ noantri. Ma non definiteli faziosi.


di Claudio Romiti