La rivolta contro i preti ignoranti e la geopolitica putiniana

giovedì 6 ottobre 2022


L’uccisione sotto tortura di Mahsa Amini da parte della polizia “morale” iraniana sta scatenando, come si sa, la ribellione delle donne in Iran. Ribellione, peraltro, sostenuta da manifestazioni in tutti gli Stati liberi. La ragazza curda ha pagato con la vita perché non avrebbe indossato il velo in maniera corretta. Tutto questo, a sovraprezzo, è frutto di una grande ignoranza.

Nel Corano, āya 31 della sūra XXIV (al-nūr, “la luce”), si legge: “E dì alle credenti che abbassino gli sguardi e custodiscano le loro vergogne e non mostrino troppo le loro parti belle, eccetto quel che di fuori appare, e si coprano i seni d’un velo (“wa l-yaḍribna bi-khumūrihinna ʿalā juyūbihinna”) e non mostrino le loro parti belle ad altri che ai loro mariti o ai loro padri o ai loro suoceri o ai loro figli, o ai figli dei loro mariti, o ai loro fratelli, o ai figli dei loro fratelli, o ai figli delle loro sorelle, o alle loro donne, o alle loro schiave, o ai loro servi maschi privi di genitali, o ai fanciulli che non notano le nudità delle donne, e non battano assieme i piedi sì da mostrare le loro bellezze nascoste; volgetevi tutti a dio, o credenti, che possiate prosperare!”.

Oppure all’āya 59 della sura XXXIII (al-aḥzāb, “le fazioni alleate”) è scritto: “O profeta! Dì alle tue spose e alle tue figlie e alle donne dei credenti che si ricoprano dei loro mantelli (“yudnīna ʿalayhinna min jalābībihinna”); questo sarà più atto a distinguerle dalle altre, e a che non vengano offese. Ma dio è indulgente e clemente!”. Questo perché a Occidente del Mar Rosso vi è – in corrispondenza dell’Arabia – l’Africa, dove le donne andavano con le tette al vento. Era solo un invito a coprirsi le pudenda. Da qui al celare la testa – e, talvolta, il volto – ce ne passa. In mezzo c’è l’ignoranza degli interpreti.

Comunque, le iraniane – e anche gli iraniani – ne hanno le tasche piene! Le violazioni dei diritti umani più elementari sono diffuse in molti Stati mediorientali e africani. Si spera che una nazione antica e civile, come quella persiana, sappia sbarazzarsene. Queste rivolte vanno seguite, anche perché un provato accordo con l’Iran in mano ai preti ignoranti o con la Cina popolosa occupata dai comunisti maoisti, rappresenta il punto di forza del tentativo di Vladimir Vladimiroviç Putin di rompere l’isolamento in cui il suo Governo ha cacciato la Federazione Russa, con la tentata invasione dell’Ucraina.

È una geopolitica cementata dalla violazione dei diritti umani più elementari, come dimostrano le atrocità commesse delle truppe russe, siano i “regolari” o i “mercenari” del Gruppo Wagner, non solo in Ucraina ma anche in Siria, in Libia e altre parti dell’Africa.


di Riccardo Scarpa