Una rivoluzione: il ritorno al primato della politica

lunedì 11 aprile 2022


In Italia il presidente del Consiglio dei ministri e i dicasteri economici chiave sono in mano a tecnocrati; solo i ministeri di seconda fascia sono stati affidati ai politici. Perfino la politica estera è di fatto esercitata da Mario Draghi, anche se nominalmente il dicastero è affidato a Luigi Di Maio. In sostanza, la politica e i politici italiani hanno ceduto il passo ai tecnici, ribaltando un principio base: il primato della politica.

Ho definito, su questo giornale, il nostro regime politico una democrazia figlia di un Dio minore, anzi una tecnocrazia. Si governa ormai a colpi di decreti legge senza rispettare la Costituzione che prevede il ricorso al decreto legge solo nei casi di “necessità e urgenza”. Questo Governo vanta il record di fiducie richieste al Parlamento. Il ricorso ai decreti legge doveva essere l’eccezione, invece è diventata la regola. Forzatura istituzionale che viene regolarmente avallata con la firma da parte del Presidente della Repubblica, che dovrebbe essere il garante della Costituzione. A parole ammonisce il Governo a evitare l’abuso del ricorso ai decreti, nei fatti li sottoscrive. Gli stessi decreti vengono convertiti in legge a colpi di fiducia. Strumento anch’esso abusato dal Governo per tacitare i partiti della coalizione che manifestano riserve. Il Parlamento è il luogo dove vengono semplicemente ratificate le decisioni prese dai tecnocrati che governano il Paese.

Il Governo Draghi è consapevole del fatto che la stragrande maggioranza dei parlamentari, per non perdere la ricca indennità parlamentare, sono disposti a votare qualsiasi cosa pur di arrivare alla scadenza naturale della legislatura. Anche il bicameralismo perfetto è diventato solo nominale. Ormai le norme vengono “discusse”, contingentando i tempi, solo in un ramo del Parlamento; infatti, per evitare gli emendamenti che possano modificare la norma, in un ramo del Parlamento – Camera o Senato – viene posta la questione di fiducia per tacitare qualsiasi discussione. Le leggi sono quasi tutte di iniziativa del Governo che ha arbitrariamente assunto non solo il potere esecutivo ma anche, di fatto, il potere legislativo.

È diventato indispensabile inserire nel programma politico del centrodestra per le prossime elezioni politiche il ritorno alla normalità costituzionale, ovvero il rispetto della separazione dei poteri. Il Governo dovrà essere formato da ministri politici espressione del voto popolare. Il presidente del Consiglio dei ministri dovrà essere il leader che ha ottenuto più voti.


di Antonio Giuseppe Di Natale