Trattativa Stato-mafia: una fake news che richiede un lavacro nazionale

venerdì 24 settembre 2021


La sentenza sulla presunta trattativa Stato-mafia non richiede solo qualche editoriale, e nemmeno solo qualche “scusa” pelosa verso cittadini e servitori dello Stato perseguitati e vessati ingiustamente, ma un vero lavacro nazionale. Un manipolo di magistrati e di sedicenti giornalisti (alcuni di questi di “servizio pubblico”) ha messo per 20 anni, probabilmente anche per ragioni politiche, lo Stato italiano sotto accusa e alla mercé di un pugno di mafiosi presunti pentiti, sistematicamente da essi premiati perché dicevano quel che essi stessi volevano sentirsi dire.

Non è il caso di analizzare come e perché la fake news della trattativa Stato-mafia abbia potuto così divenuta una verità assoluta e ufficiale anche ad opera dei grandi giornali (incluso il Corriere della Sera), della Rai e della Sette? Non è il caso di verificare e indagare se non sia stato, quello sì, un attentato ai poteri dello Stato oltre che una trattativa implicita tra funzionari dello Stato con mafiosi riconosciuti?


di Lucio Leante