La Santa Sede soggetto internazionale con meno diritti

mercoledì 23 giugno 2021


È noto che gli accordi internazionali vadano rispettati. Nella gerarchia delle fonti del diritto essi hanno rango costituzionale proprio perché le leggi nazionali non possano confliggere con i contenuti di quanto solennemente sottoscritto dai governi contraenti. Sin dal tempo del diritto romano vigeva il brocardo “pacta sunt servanda” che aveva assunto la valenza di principio consuetudinario osservato da tutto l’universo.

Pare però che tale principio poi recepito dalla Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati non valga per la Santa Sede firmataria con lo Stato italiano dei Patti Lateranensi nel 1929 e poi, nel 1984, dell’accordo di Villa Madama, più conosciuto come Concordato bis, volto a modificare consensualmente i contenuti del precedente.

Secondo il giurista Fedez siamo di fronte ad un’ingerenza della Chiesa nei confronti di uno Stato che deve rimanere laico. Purtroppo a tale competente riflessione se ne sono aggiunte altre analoghe da parte di politici che, a differenza di un cantante, dovrebbero avere bene a mente che la Santa Sede, presso cui sono accreditate le diplomazie di mezzo mondo, è soggetto di diritto internazionale con tutte le garanzie che ne derivano.

Ora se quel passaggio dell’articolo 7 del disegno di legge Zan (le scuole, nel rispetto del piano triennale... provvedono alle attività...) sia da considerare obbligatorio o discrezionale per le scuole, saranno i costituzionalisti e i consiglieri addetti al drafting del Senato a chiarirlo.

È incontrastabile che la diplomazia della Santa Sede sia intervenuta al pari di qualunque altro Stato che ritiene violato il contenuto di un accordo giuridicamente vincolante. Essa ha adottato gli strumenti previsti dalla Convenzione sui Trattati.

Se si vuole che la Santa Sede debba avere meno diritti in ambito internazionale e non debba più essere parte della Convenzione di Vienna, Fedez più altri si facciano promotori di una riforma costituzionale e di quella parte del diritto internazionale di cui il Vaticano è soggetto.


di Ferdinando Fedi