Ddl Zan mira a matrimoni, adozioni e famiglie arcobaleno

venerdì 28 maggio 2021


Poiché molti non lo capiscono – o fanno finta di non capire – lo diciamo noi chiaramente: se il Ddl Zan diventerà legge sarà possibile per le coppie arcobaleno contrarre un vero e proprio matrimonio civile (e non solo civile) e accedere quindi anche all’adozione di bambini.

È questa infatti la conseguenza – che sfugge a molti – della “autoidentificazione di genere” prevista dal Ddl Zan e cioé del fatto che sarà possibile, per chiunque, andare all’Ufficio anagrafe e dichiarare la propria “identità di genere”, modificando quella sessuale, registrata alla nascita. È ovvio che basterebbe che uno dei due componenti la coppia gay cambiasse all’anagrafe il proprio genere per aggirare l’attuale impossibilità delle unioni gay di chiedere un vero matrimonio civile tra due individui di genere diverso.

Si aprirebbe forse la strada anche al loro matrimonio religioso, dato che le autorità ecclesiastiche potrebbero essere accusate e perseguite penalmente per atto discriminatorio, se vi si opponessero. L’hanno capito oltre Tevere? E voilà: con una semplice norma (articolo 1, comma 3), con cui si separa nettamente l’identità di genere dal sesso biologico, le lobby Lgbt ottengono quello che non hanno potuto ottenere in passato: il pieno riconoscimento del “matrimonioomosessuale e l’adozione di bambini.

Comunque la si pensi in materia, è bene che si sappia e si sia coscienti di questa possibilità e della bomba giuridica e antropologica contenuta nel Ddl Zan, dove la dichiarata finalità di prevenire le violenze e le offese agli omosessuali e ai trans è solo un pretesto ipocrita per ottenere ben altro: una statuizione per legge della irrilevanza giuridica del sesso biologico e la sanzione della teoria antiscientifica del gender come ideologia di Stato.

Il falso scientifico – e l’inversione della verità e della realtà – sarebbero affermati con legge, e sanciti dalla legge. Sarebbe una vera rivoluzione culturale, giuridica e antropologica. È bene che si sappia, comunque la si pensi.


di Lucio Leante