Scritto a norma

martedì 20 aprile 2021


Ecco. Non vorrei che si generassero equivoci sul fatto che la discriminazione – qualunque discriminazione – deve essere rigettata, possibilmente, con sdegno.

Ma vorrei, allo stesso tempo, che le norme (soprattutto quelle che regolano la materia penale) fossero scritte bene (stavo per dire: come Dio comanda).

L’articolo 4 del Ddl Zan è una pessima norma, che estende oltre la soglia dell’accettabile la discrezionalità del giudice in una materia – quella delle opinioni – delicatissima; che disegna una fattispecie la cui struttura è discutibile; che genera dubbi sulla portata dei precetti costituzionali.

Qualcuno dice che di buone intenzioni è lastricata la via per l’inferno. Questa volta è davvero così.

Noi abbiamo il dovere di cancellare le discriminazioni, ma siamo anche titolari del diritto di chiedere che le norme siano scritte bene.

Nell’interesse di tutti: dei discriminati, ai quali va tutta la mia solidarietà, e della libertà di opinioni, che fonda le vere democrazie.


di Mauro Anetrini