Casellati for president

sabato 19 dicembre 2020


Viva la faccia della sincerità. Specie in politica. Specie nei massimi rappresentanti delle istituzioni. Specie in tempi di ipocrisia generale e di conformismo pandemically correct. In tal senso gli auguri di Natale del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, sono in fieri un ottimo esempio di discorso di insediamento di un futuro capo dello Stato. E visto che periodicamente si auspica una donna per quella carica, l’endorsement per la Casellati, “for president”, ci sta tutto. Se non altro per avere fatto propria la ragionevolezza e l’angoscia di tanti italiani cui la disorganizzazione del Governo in carica sta accingendosi a sequestrare il Natale dopo la Pasqua di questo “annus horribilis”. Le famiglie, ha detto la presidente del Senato, “ancora non sanno quando, come e con chi potranno passare queste feste”. E questo a meno di una settimana dall’inizio del periodo natalizio. È quello che sentiamo dire ogni giorno al bar, con accenti assai più arrabbiati e coloriti. Ma è anche la realtà che si deve avere il coraggio di sbattere in faccia a un esecutivo che ha veramente sfruttato il Covid come un’opportunità – per loro questa banalità si invera – di restare a galla sulla pelle di 60 milioni di italiani.

E si deve avere anche il coraggio di dire, come ha fatto la Casellati, che “non è vero che siamo stati i più bravi e che tutto è andato bene”, come dimostrano i dati sulla mortalità da Covid, tra i tre più alti al mondo, e come constata anche il rapporto di Amnesty che accusa l’Italia di non avere curato i malati, soprattutto se anziani. Quindi altro che medici eroi a prescindere e di virologi come onnipresenti oracoli televisivi. In compenso ben venga la Casellati “for president”.


di Dimitri Buffa