giovedì 15 ottobre 2020
Uno sguardo agli ultimi otto mesi dovrebbe convincere gli individui pensanti che il Coronavirus ha avuto un enorme successo per la classe “elitaria” e per i loro esecutori nei Governi. La maggior parte delle libertà fondamentali che esistono da secoli sono state quasi eliminate in poche settimane recintando le popolazioni come mandrie in una gabbia legislativa e regolamentatrice per promuovere il programma di una rete globale di oligarchi che si sta muovendo verso le fasi finali di un unico sistema di governance globale, spesso indicato come nuovo ordine mondiale: una coalizione ben finanziata e ben organizzata per distruggere l’economia mondiale e contrastare l’emergenza climatica ponendo fine ai combustibili fossili. Mantenere la società in quarantena per ridurre l’impronta di carbonio è la parte centrale del programma al fine di creare la nuova normalità: un mondo dove gli uffici svaniscono, il pendolarismo finisce e viaggi vengono limitati per sempre. La nuova norma è meno libertà, se ne rimane.
Non si tratta della solita teoria complottista che cerca di interpretare gli eventi come fossero il risultato di un piano segreto fatto da persone potenti a fini illeciti. Qui il piano non è affatto segreto: quello che sta accadendo segue le linee di fondo del Great Reset, il marchio del nuovo ordine mondiale socialista verde a cui aderiscono organizzazioni politiche sovranazionali guidate dal World Economic Forum di Davos e che include la Bill & Melinda Gates Foundation, la Open Society Foundations di George Soros, le Nazioni Unite, l’Unione europea, l’Organizzazione mondiale della sanità, autorità scientifiche controllate, istituzioni finanziarie globali, come Banca mondiale e Banca centrale europea, varie organizzazioni globaliste come il Council on Foreign Relations, il Club di Roma e la Commissione Trilaterale. Un sistema tentacolare di governance globale che sta capitalizzando la crisi del Covid-19 per creare le condizioni per la riprogettazione dell’economia e società al di fuori di qualsiasi processo democratico.
In primo luogo, sapendo che era improbabile che il Covid-19 (un brutto ceppo del comune Coronavirus, molto probabilmente artificiale), avrebbe eliminato da solo un numero di persone tale da giustificare una reingegnerizzazione della società, si è fatto ricorso alla manipolazione statistica (eliminando nella stragrande maggioranza dei casi gli esami post mortem e registrando i decessi dovuti ad altre malattie come morte da Coronavirus) per generare la paura e imporre un regime coercitivo. Vi sono state enormi truffe nelle segnalazioni Covid-19, che dovrebbero essere denunciate come veri e propri crimini. Intere popolazioni sono state manipolate e hanno accettato quarantene, leggi marziali mediche e dettami dei comitati politico/scientifici. Il panico che ha dettato il comportamento delle masse sembra essere stato un risultato pianificato.
Quando il panico è l’atteggiamento prevalente della società, la mandria cerca sicurezza a tutti i costi. Cercare sicurezza in queste circostanze consente la tirannia da parte della classe dominante e quando sono in atto le conseguenze restrittive di questa tirannia, la fuga da essa non è più possibile. Una volta accettata la premessa che con una pandemia ci si deve sacrificare per il bene di tutti e del Paese, la sovranità individuale è compromessa in modo permanente: spinte dal panico le masse cercano rifugio dai danni acconsentendo alla maggior parte dei comandi dall’alto, illudendosi di abbandonare solo temporaneamente alcune o tutte le loro libertà. Proprio come previsto, la maggior parte delle persone è diventata vulnerabile e dipendente dai Governi. Senza libertà di movimento, posto di lavoro e mezzi di sostentamento, rimarrà poco per l’umile cittadino che vuole sopravvivere, se non rispettare i mandati imperativi del Governo.
Le maschere che ora dominano nel paesaggio urbano servono a controllare il livello di obbedienza testando la conformità della mandria al regime e una volta raggiunta la sottomissione, per i Governi sarà più facile controllarla. Così il virus è diventato il cavallo di Troia per il controllo totale della popolazione, funzionale al Great Reset. Anche il cambiamento climatico che è un problema che influisce sulla salute e sul benessere di ogni persona necessita, come la pandemia, di un ordine e risposta globale che non deve avere resistenze. Lo strumento della paura verrà utilizzato più volte con dosi quotidiane di statistiche di morte, continui avvertimenti di picchi imminenti e di ondate future fino a quando le persone non acconsentiranno a tutti i mandati emessi dai Governi, soccombendo alla cieca obbedienza. Non ci si lasci ingannare dalle riaperture, perché non saranno destinate a durare. Saranno solo una valvola a vapore per calmare l’indignazione del pubblico condizionandolo alla tirannia periodica.
Tutto ciò sta preparando la strada alla vaccinazione obbligatoria. La stessa narrativa sui vaccini è una forma di controllo. Bisogna aspettare che i Governi ci salvino per autorizzarci a lavorare senza pericoli. Ma potremmo non essere autorizzati fino a quando non accetteremo il vaccino e un passaporto di immunità. Come il rifiuto di indossare una maschera è ora considerato un pericolo per gli altri, il rifiuto della vaccinazione ci segnalerà come arma biologica ambulante. Ma sono due i tipi di vaccini che si stanno sviluppando. Il primo è quello standard in cui ti iniettano una parte del virus e non sarà efficace. L’altro, quello concepito e finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation, sarebbe più efficace perché in grado di alterare il dna umano.
Siamo nel mezzo di qualcosa che potrebbe essere stato scritto in un romanzo di fantascienza, ma purtroppo è realtà. Un cosiddetto virus che ha ucciso lo 0,00049 per cento della popolazione mondiale sta permettendo a un piccolo numero di persone di conquistare la maggior parte del globo atteggiandosi a premuroso custode del pianeta e dei suoi abitanti. Siamo stati truffati con una campagna di terrore fabbricata da un blocco di potere, che considera la maggior parte della società ordinaria un branco da manipolare.
di Gerardo Coco