martedì 21 aprile 2020
I virtuosi, quelli che non si preoccupano del loro bene ma sono ossessionati dalla necessità di fare il bene altrui, vanno predicando con sempre maggiore insistenza la necessità che l’eventuale allentamento delle misure restrittive riguardi tutti tranne le fasce della popolazione più anziana. Per queste ultime, i guardiani del bene pubblico propongono il prolungamento della chiusura in casa almeno fino a dicembre o a quando la scienza non avrà individuato il vaccino e l’industria lo avrà prodotto nei giganteschi quantitativi in grado di immunizzare l’intera popolazione del pianeta.
Nel loro zelo discriminatorio i guardiani della salute e della virtù non tengono conto di una circostanza da non sottovalutare. La generazione di settantenni, quella che dovrebbe essere condannata ad una sorta di eterna quarantena in attesa della fisiologica estinzione, è l’unica generazione del mondo occidentale che ha alle spalle l’esperienza di una o più rivolte generazionali.
Certo, l’idea di una rivolta dei vecchietti può far ridere. Ma vallo a raccontare a chi non ha mai dimenticato la giovinezza del “Ce n’est qu’un début, continuons le combat!” e non gli parrebbe vero passare alla storia come quelli delle rivolte generazionali!
di Orso di Pietra