giovedì 5 dicembre 2019
Pare che la maggioranza abbia trovato un primo accordo sulla riforma elettorale dopo che il Partito Democratico ha rinunciato a portare avanti la sua proposta di un maggioritario a doppio turno alla francese. L’intesa sarebbe stata raggiunta sul proporzionale corretto, cioè non su una legge proporzionale pura ma su quella corretta da una soglia di sbarramento. Sembra, però, che l’idea del Pd prontamente sostenuta dal Movimento 5 Stelle di fissare uno sbarramento del cinque per cento per bruciare le ambizioni di Matteo Renzi abbia trovato l’opposizione di Leu che non arriva al 2 per cento e vorrebbe una quota ancora più bassa per non sparire del tutto dalla scena politica.
In passato ogni trattativa sulle riforme elettorali si sono sempre schiantate sul tema dello sbarramento. Chi lo voleva alto e chi basso. Ed è sempre bastata una divergenza su un punto per mandare all’aria ogni possibilità di intesa. Può essere che anche questa volta per un punto la maggioranza perda la riforma. E se capitasse non sarebbe male. Perché il modello che i giallorossi vorrebbero realizzare è quello spagnolo. Cioè il sistema che in Spagna rende impossibile formare i governi ed impone elezioni anticipate a getto continuo. A dimostrazione che Pd e M5S non ne azzeccano mezza, neppure per sbaglio! E che insieme hanno dato vita alla sagra degli gnoccoloni!
di Orso di Pietra