Tria e la sconfitta del terzo partito

venerdì 28 settembre 2018


Un ministro responsabile ma dimezzato. A Giovanni Tria va riconosciuto il merito di non essersi dimesso dal ministero dell’Economia in segno di dissenso rispetto alla decisione di Lega e Movimento Cinque Stelle di portare il deficit al 2,4 per cento. La sua uscita di scena avrebbe favorito l’accendersi di manovre speculative a danno del Paese. E l’aver accolto di buon grado la sollecitazione del capo dello Stato Sergio Mattarella a restare al proprio posto per evitare possibili traumi del genere va considerato come un atto di alto patriottismo.

Ma l’apprezzamento per il comportamento di Tria non impedisce di valutare che da questo momento in poi il ministro dell’Economia diventa un ministro dimezzato non più in grado di rappresentare alcun impedimento a nuove e più significative forzature di politica economica del Governo giallo-verde. Era stato indicato come il difensore dei conti pubblici attestati sulla linea del Piave dell’1,6-1,9 per cento. Ma quella linea del Piave è stata travolta dalla manovra di sfondamento compiuta da Matteo Salvini e Luigi Di Maio. E ora Tria non ha più neppure una linea del Mincio su cui attestarsi. Di fatto non ha più linea difensiva da sbandierare agli occhi dell’Europa e dei mercati e può solo cercare di svolgere al meglio il lavoro di coordinatore tecnico delle misure decise dai vicepresidenti del Consiglio.

Tria, in sostanza, non ha più un ruolo politico ma assume il ruolo di tecnico totalmente e completamente subordinato alle scelte politiche dei partiti sottoscrittori del patto di governo.

La sua, però, non è una condizione isolata. Fino a ieri si è detto che l’Esecutivo guidato da Giuseppe Conte era sorretto non da due partiti ma da tre forze distinte: La Lega, il Movimento Cinque Stelle e quel partito del presidente di fatto guidato da Sergio Mattarella e formato dai ministri dell’Economia e degli Esteri che avrebbe dovuto mantenere la rotta governativa entro le coordinate del rispetto degli impegni e dei vincoli europei.

La sconfitta della linea del Piave di Tria è la sconfitta di questo terzo partito. Che da adesso in poi ha lo stesso compito della sussistenza di Napoleone: seguire!


di Arturo Diaconale