giovedì 4 agosto 2016
Il problema che angoscia i cittadini della Capitale non è costituito dalla polemica sui compensi che la neo-assessora Paola Muraro ha ricevuto per le sue consulenze all’Ama. È curioso che oggi a mettere alla sbarra l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti dei romani sia una professionista che per più di dieci anni abbia svolto l’incarico di consigliare come l’azienda stessa avrebbe dovuto svolgere le proprie funzioni. Ma tant’è. È una sorta di mistero divino come sia possibile che chi ha avuto una parte , sia pure ridotta, di responsabilità nel fallimento dell’Ama assuma adesso il compito di risanarla. Ma di misteri del genere è piena non solo la politica, ma anche l’anti-politica italiana. E non c’è che da farsene una ragione.
Non è affatto curioso, però, affrontare un tema molto più alto ed importante rispetto alle vicende della Muraro. Che è quello più a cuore agli abitanti dell’Urbe ed anche a tutti quelli che hanno dato fiducia all’innovazione promessa dal Movimento 5 Stelle che oggi vogliono verificare se chi ha raccolto tanto credito popolare sia in grado di rispettare gli impegni assunti.
Il tema, in sostanza, riguarda la capacità di governo dei grillini. E la vicenda dell’Ama romana è la cartina di tornasole più attendibile e più immediata con cui svolgere questa verifica.
Ai romani interessa sapere se ed in quanti giorni la montagna di rifiuti che ha reso Roma la città più puzzolente d’Italia possa essere rimossa. Ed agli italiani interessa capire come il Movimento 5 Stelle, che in passato si è sempre opposto alle discariche, ai termovalorizzatori e ad ogni altro impianto industriale per il trattamento dei rifiuti, intenda agire per dare una risposta ad una questione (quella dei rifiuti) che riguarda l’intero Paese.
Insomma, il punto non è se la Muraro debba o meno restare al suo posto. E neppure se il sindaco Virginia Raggi sia in grado o meno di sedere sulla poltrona più alta del Campidoglio. È se il Movimento 5 Stelle sia capace di convertirsi da forza d’opposizione a forza di governo realizzando programmi concreti capace di dare soluzione almeno ad alcuni tra i problemi più pesanti che gravano sulla società italiana. A Roma i grillini giocano il loro futuro politico.
di Arturo Diaconale