La vera legalità della lista “Vdg”

martedì 12 maggio 2015


La lista “Vittime della Giustizia e del Fisco” presente nelle elezioni regionali della Campania è la lista della vera legalità. Perché non ha candidati condannati, ma un candidato assolto definitivamente dopo mesi e mesi di ingiusta detenzione. Perché non ha inquisiti o sospettati di alcun rapporto con organizzazioni camorristiche. Perché è formata non da quei professionisti delle preferenze che, soprattutto in occasione delle elezioni regionali, sono pronti a stipulare accordi anche con il diavolo pur di tornare a far parte dei centri di potere dove si amministra il denaro pubblico. Perché è formata da avvocati, imprenditori, insegnanti, impiegati che non hanno bisogno della politica per trovare un lavoro ma che si vogliono impegnare nella vita pubblica per difendere e promuovere i propri valori e le proprie idee. Ma, soprattutto, perché la vera lista della legalità non è quella che predica la virtù invocando pene sempre più pesanti per reprobi e peccatori, ma quella che difende i diritti e le garanzie dei cittadini in nome di quella Costituzione che è nata non per opprimere ma per tutelare la società nazionale.

In questa luce la lista “Vittime della Giustizia e del Fisco” è la più singolare novità della campagna elettorale campana. È collocata nel campo di Stefano Caldoro, perché il Presidente uscente è un garantista ed un riformista autentico capace di non cedere al facile populismo tristemente in voga in questa fase storica. E ha la caratteristica di risultare come la lista dei “presentabili” in alternativa a quelle degli “impresentabili” che figurano nella coalizione guidata da Vincenzo De Luca.

La “presentabilità” di “Vittime della Giustizia e del Fisco” non dipende solo dai nomi che figurano nella lista. Dipende anche dallo spirito di effettiva e reale legalità che essa promana. La legalità dei diritti e delle garanzie dei cittadini su cui incombe, con un peso sempre più insopportabile, un sistema giudiziario inadeguato ed indegno di un Paese civile ed un sistema fiscale assurdamente predatorio.

La vera legalità si persegue battendosi contro questo sistema giudiziario che produce vittime sempre più numerose. Compresi i magistrati che debbono sopportare il peso di una sfiducia crescente provocata dalle carenze e dalle inefficienze di una struttura radicalmente da riformare. E si difende invocando un sistema fiscale equo e non più oppressivo incentrato sul principio che le tasse eccessive, quelle che superano un terzo del reddito, trasformano il cittadino in suddito e condannano lo Stato a morire di bulimia burocratica e clientelare.

“Vittime della Giustizia e del Fisco” mette in gioco in Campania la sua diversità e la sua anomalia rispetto agli “impresentabili” ed ai fabbricatori di preferenze. Nella speranza che da questa regione i cittadini onesti e stufi delle troppe persecuzioni lancino un segnale per la ripresa a livello nazionale della vera legalità!


di Arturo Diaconale