Un leader di lotta e di… Governo

sabato 14 giugno 2014


Al di là della questione specifica, alquanto confusa nei contorni generali, la scontro molto violento all’interno del Partito Democratico, innescato dalla vicenda Mineo, tra Renzi e la minoranza, sembra un invito a nozze per il giovane Premier, sempre alla ricerca di qualche rappresentante, vero o presunto tale, della cosiddetta palude da utilizzare come nemico pubblico da abbattere.

E da questo punto di vista egli sembra non aspettare altro per poter giocare a tutto campo nei confronti dell’opinione pubblica il ruolo di un Presidente del Consiglio di lotta e di Governo. Un leader che piace al popolo e che in nome del popolo si batte fino all’ultimo sangue contro i soci vitalizi della conservazione. Questo è se non altro ciò che Renzi intende trasmettere: la lotta dell’ennesimo uomo solo al comando con i boiardi e i mandarini che si oppongono al cambiamento. In tal modo, oltre a lucrare ulteriore consenso all’interno di un elettorato sempre più confuso e disorientato – i dati sull’astensionismo parlano da soli – il Matteo nazionale può crearsi un ottimo capro espiatorio nel caso (molto probabile) in cui le cose dovessero mettersi male.

Attribuendo, infatti, tutta la responsabilità di un eventuale fallimento alla succitata palude, il giovane politico fiorentino avrebbe l’opportunità di uscire tra gli applausi, interpretando la parte dell’eroe sconfitto da forze preponderanti, ma mai domo. Nel frattempo, tanto per gradire, stanno per entrare in vigore nuove mazzolate fiscali sulla casa e sui risparmi e altre si profilano in lontananza, tra cui l’aumento del 12 per cento dell’imposta di proprietà sui veicoli. Ovviamente, la colpa è sempre e comunque della palude che si oppone al cambiamento. Senza di essa Renzi avrebbe già ridotto all’osso la pressione tributaria allargata, aumentando nel contempo i pasti gratis per tutti. Forza Premier, allora, prendi cavallo e lancia e parti alla ricerca dei mulini a vento da abbattere. Il popolo bue, quello che per intenderci crede ancora alle favole, è tutto con te!


di Claudio Romiti