Nuovismo toscano per utopiche svolte

mercoledì 15 gennaio 2014


Come chi ha la pazienza di leggere i miei commenti dovrebbe ben sapere, non mi aspetto molto dalla politica. Al pari del compianto Ronald Reagan, l’idea che quest’ultima possa risolvere ogni problema mi fa venire letteralmente la pelle d’oca. Per questo motivo ho giudicato gran parte le cose dette dalla renziana Maria Elena Boschi (nella foto), responsabile delle riforme del Partito Democratico, da Lucia Annunziata la solita fuffa a cui siamo abituati da decenni, servita però in salsa nuovista.

In particolare, rispondendo ad un prevedibile fuoco di fila di domande sull’Esecutivo Letta, questa giovane e affascinante avvocatessa toscana, tra le altre cose, ha solennemente dichiarato: “Io credo che questo Governo possa durare nella misura in cui riuscirà a dare risposte”. Ora, con tutto il credito che vogliamo dare a ciò che resta del Governo delle larghe intese, che risposte ci possiamo attendere nello scarso lasso di tempo che presumibilmente resta alla compagine guidata da Enrico Letta? Anche se fosse l’anno e mezzo teorizzato, probabilmente per pure ragioni tattiche dalla stessa Boschi, non si vede cosa e in quale direzione potrebbe operare una coalizione raccogliticcia, da subito preoccupata di non toccare alcun equilibrio sostanziale nell’attuale sistema.

E dal momento che, tornando alla riflessione iniziale, la politica non possiede affatto quella sorta di bacchetta magica che i suoi sacerdoti, vecchi e nuovi, vorrebbero farci credere di avere, quand’anche si procedesse ad un rimpastino di governo, eventualmente coinvolgendo la marea montante dei renziani, non riesco proprio ad immaginare alcun rivoluzionario cambiamento. L’attuale, enorme perimetro pubblico, caratterizzato da un eccesso di spesa corrente e di tassazione, resterebbe immutato anche se le truppe di Letta e Alfano ricevessero cospicui rinforzi da parte dei rottamatori.

Anzi, osservando le ultime proposte del sindaco di Firenze in tema di economia e di lavoro, con al centro l’eterna logica dei pasti gratis, quand’anche i suoi uomini dovessero sostituire in blocco i membri dell’attuale governino, niente di nuovo si modificherebbe nell’attuale regime, basato su una specie di collettivismo strisciante che sta mandando in rovina il Paese. Altro che nuovismo toscano, qui ci vuole ben altro.


di Claudio Romiti