Totò, Scalfaro e la presidentessa

giovedì 18 luglio 2013


15 luglio 2013. Fa caldo,c'è afa. È mattina e c'è molta attesa a Milano, Camera del lavoro .La Presidente della Camera, Laura Boldrini, interviene ad un incontro dedicato al femminicidio, ai temi del cosiddetto sessimo, dell'immagine della donna oggetto che i media lanciano sul mercato. Le ragazze italiane, sostiene, devono poter andare in Tv anche senza sfilare con un numero (voleva dire seminude e/ o svestite, in due pezzi, sgambettanti, ecc.). Non parliamo poi della pubblicità: in altri paesi non si usano donne seminude per vendere yogurt e valigie e per promuovere la vendita di una maccchinetta per il caffè si ricorre alla slogan"te la diamo gratis".

In Tv solo il 2 per cento parla, esprime un parere. Basta, e avanza, presentarsi seminude. Applausi del pubblico presente. 21 luglio 1950. Che caldo faceva a Roma, quando, alla mezza, l'on.Scalfaro, proveniente da Montecitorio, raggiunse una trattoria in via delIa Vite dove l'aspettvano due colleghi, democristiani come lui. C'era molta afa quel 21 luglio a Roma. L'onorevole ordina subito un pinzimonio, con olio molto buono, si raccomanda, e intanto riflette sui piatti successivi. Al tavolo vicino una bella signora bruna si toglie il bolerino a fiorellini rossi e verdi. Il tutto si chiama prendisole, e resta a spalle parzialmente scoperte. Scalfaro osserva e mormora aspri giudizi. Sostenuto dagli altri due, non resiste più:«Non si vergogna?!». Aggiunge diverse ingiurie sulle donne svestite e, secondo qualcuno, schiaffegia la signora, che di nome fa Edith Toussan. Il Parlamento se ne va in vacanza. Montecitorio, 20 novembre del 1950. La faccenda delle ingiurie alla signora aproda alla camera dei deputati dove fioccano le interrogazioni. L'On.Oscar Luigi Scalfaro non demorde e rincara la dose di critiche. Scrive Ghigo De Chiara: «È un democristiano e moralista da parrocchia, ha di nuovo riversato ingiurie contro la bella Edith Toussant con la quale aveva avuto uno scontro mesi addietro.

Secondo Scalfaro queste donne, a furia di esporsi senza pudore, cessano di essere donne private per diventare donne pubbliche» (ovvero prostitute). Esplode, in Parlamento, la guerra del prendisole. Scalfaro viene sfidato a duello dal padre e dal marito di Edith Toussan. Che sono provetti spadaccini. Milano. Tarda mattinata del 15 luglio 2013. La Presidente della Camera Boldrini sta concludendo il suo interevento alla camera del lavoro. Insiste ancora sul ruolo della Tv, specialmente della Rai, servizio pubblico radioteleviso, nella narrazione della donna. Ed in questo senso saluta come una scelta moderna e civile da parte della Rai la rinuncia alla trasmissione del concorso di Miss Italia.Applausi del pubblico. Proteste della figlia di Mirigliani, storico fondatore del concorso Miss Italia. Roma, novembre e dicembre 1951. L'on.Scalfaro rifiuta di presentari al duello perché essendo fervente cattolico, la sua religione glielo vieta assolutamente. Intanto la storia dilaga sui giornali umoristici, le vignette si sprecano, ed anche all'estero le spalle nude della bella Edith fanno notizia. Milano, 15 luglio 2013. Si conclude il meeting con le parole della Boldrini: «Bene ha fatto la Presidente Rai, Tarantola, ad annullare,insieme a "Miss Italia", anche "L'isola dei famosi", in linea col progetto di puntare sulla qualità e non sul sensazionalismo.

Non c'è nessun clima di austerità bacchettona, ma non bisogna mai dimenticare le 60 vittime di femminicidio. In un paese, come aveva ribadito il segretario generale della Camera del lavoro Gorla, «dove la pubblicità è spesso sessista, omofobica, classista, razzista: un'Italia alla deriva, sorda ai richiami dell'Europa». La Presidente Boldrini lascia la città ambrosiana nel pomeriggio. Roma 23 novembre 1951. Continua sui giornali la vicenda della signora a spalle nude, senza prendisole, ingiuriata pubblicamente dall'on.Scalfaro. Totò invia una lettera sdegnata a Scalfaro che ha rifiutato di battersi in duello adducendo principi cristiani. E lo invita a dimettersi da deputato. 1992. Primavera. L'on Scalfaro diventa prima Presidente della Camera e poi della Repubblica. 2013. È primavera. L'on.Boldrini viene eletta Presidente della Camera dei deputati. Spirito di Totò, se ci sei,batti un colpo...


di Paolo Pillitteri