Itnom, l'alieno che cadde sulla Terra

martedì 3 aprile 2012


Tutti l'hanno potuto vedere. Era in collegamento mondiale. Tv satellitari impazzite. Cnn, Al Jazeera, Bbc, tutte. Come sia riuscito ad attirare l'attenzione dell'orbe terracqueo, si sa. È il primo uomo venuto dalla luna. Ha fatto il percorso inverso di Armstrong. Pur provenendo dal satellite del nostro pianeta, non sembra neppure un "lunatico". Infatti ha le sembianze della razza umana. Piuttosto alto, magro anziché no, miopia da studioso, eleganza sobria ma non si direbbe di sartoria, tono pacato, eloquenza argomentativa da consiglio d'amministrazione piuttosto che da condominio politico. Le prime notizie riferiscono che, entrato misteriosamente in contatto con il presidente della Repubblica mentre scrutava la terra, vi sia stato immediatamente attratto dal raggio fotonico quirinalizio. Piaciutisi al primo contatto, il presidente gli ha conferito la più alta onorificenza nazionale ed affidato la missione di salvare l'Italia dagl'Italiani, universalmente ritenuta impossibile, però sulla Luna non lo sanno. I popoli della Terra, invidiosi della fortuna capitata allo stellone, anelano ad un oriundo simile, ma solo l'alto Colle possiede i neutrini più veloci della luce capaci di teletrasportare i lunatici antropomorfi. Il nome dell'alieno, che l'ufficio stampa presidenziale ha dovuto presto diramare, Oiram Itnom, è parso di buon auspicio. I più colti hanno notato che suona come un nome etrusco.  Essendo lunatico, ha preso seriamente l'incarico e, dall'iPad astrale, ha scaricato enormi dossier di studi sul paese, li ha trasformati in nanolibri con il compattatore di ultima generazione celeste e inseriti direttamente nel cervello dove si sono fusi con i neuroni. E' stato così che ha potuto sciorinare in diretta televisiva il programma per scongiurare la bancarotta italiana. Lo ha precisato lui stesso. «Parlo al mondo, al vostro, si capisce, perché solo il mondo vi può salvare». E ne sono subito parse evidenti le ragioni. Urbi et orbi.

«Italiani, se non volete precipitare, dovete aggrapparvi a me sostenendomi. Io non vi porto un nuovo decalogo. Sulla Luna abbiamo solo il trilogo. Eccovelo: a partire da adesso tutti i redditi saranno tassati al 20% fino a €100.000, e al 30% oltre tale cifra; nessun euro in più di denaro pubblico sarà speso per i prossimi dieci anni; gli evasori dovranno confessare le somme evase in passato, che saranno una tantum tassate al 5%.  Chiunque avrà evaso o in futuro evaderà un euro sarà processato per direttissima da apposite sezioni giudiziarie immediatamente istituite, che irrogheranno la pena di un giorno di prigione, senza attenuanti e condizionali, per ogni euro evaso. La cura produrrà benefici a distanza. Nel frattempo, però, porterà il debito pubblico da 2000 a 3000 miliardi. Perciò chiediamo ai creditori di dilazionare il debito ed ai popoli di accordarci l'ulteriore prestito». Il proclama sta facendo il giro del web. Milioni di internauti twittano e postano giudizi. Oiram Itnom aspetta il responso della democrazia, incomprensibile roba da terrestri.


di Pietro Di Muccio de Quarto