venerdì 19 dicembre 2025
A dicembre torna a rafforzarsi la fiducia degli operatori economici, con un quadro che mostra dinamiche differenziate tra i comparti produttivi. L’indice di fiducia delle imprese raggiunge il livello più alto da marzo 2024: il settore dei servizi di mercato registra un incremento da 97,8 a 100, mentre il commercio al dettaglio rimane sostanzialmente stabile (da 107,3 a 107,2). Segno opposto per l’industria, dove la manifattura scende da 89,5 a 88,4 e le costruzioni da 102,6 a 101. Contestualmente, l’indice di fiducia dei consumatori inverte il calo osservato a novembre. Le componenti dell’indicatore tornano in territorio positivo: il clima personale sale da 94,5 a 96,4, quello corrente da 98,6 a 100,2, mentre il clima futuro passa da 90,2 a 91,6. In miglioramento anche il clima economico generale, da 96,5 a 97,0. Nel complesso, secondo l’Istat, “il clima di opinione degli operatori economici migliora”. Per le imprese, “la crescita è sostenuta dal comparto dei servizi di mercato”, mentre “in base ai giudizi forniti trimestralmente dagli imprenditori della manifattura che operano sui mercati esteri, si riduce la quota di imprese in difficoltà”. Sul fronte dei consumatori, “tutte le componenti dell’indice migliorano ad eccezione delle valutazioni sulla situazione economica dell’Italia e di quelle sull’opportunità di risparmiare nella fase attuale”.
Nel dettaglio, l’Istat evidenzia che “quanto alle componenti degli indici di fiducia, nell’industria manifatturiera tutte le componenti registrano una dinamica negativa”, mentre nelle costruzioni emerge un quadro più sfaccettato: gli imprenditori segnalano un miglioramento del portafoglio ordini rispetto al mese precedente, pur prevedendo una flessione dell’occupazione. Nei servizi di mercato, invece, “si evidenzia un miglioramento di tutte le componenti”. Nel commercio al dettaglio le valutazioni sulle vendite risultano in peggioramento, a fronte però di aspettative in recupero e scorte giudicate in fase di decumulo. Quanto all’export manifatturiero, l’Istat rileva che, “in base ai giudizi forniti trimestralmente dagli imprenditori del comparto manifatturiero sui fattori negativi che condizionano l’export, nel quarto trimestre 2025 si stima una diminuzione della percentuale di imprese con difficoltà nell’export”. Guardando all’andamento del trimestre agosto-ottobre 2025, “si osserva una lieve crescita congiunturale in entrambi i comparti rispetto al trimestre precedente”. Su base tendenziale, “in termini tendenziali e al netto degli effetti di calendario prevalgono segnali positivi, in valore e in volume, nei due macrosettori”, con incrementi più marcati nelle attività immobiliari per i servizi e nei beni strumentali per l’industria.
di Redazione