S&P promuove il Governo Meloni e conferma il rating dell’Italia

lunedì 13 ottobre 2025


L’Italia, secondo Standard & Poor’s 500, gode di “buona salute”. L’agenzia S&P promuove il Governo guidato da Giorgia Meloni e conferma il rating BBB+, con outlook stabile. L’agenzia di rating era stata la prima a migliorare il voto sul Paese lo scorso aprile ed era stata seguita qualche settimana fa anche da Fitch. Il trend positivo è dovuto alla stabilità politica e anche al miglioramento dei conti pubblici italiani, che quest’anno, in base alle ultime stime del Dpfp, torneranno ad avere un deficit attorno al 3 per cento. Anche lo spread del Btp decennale rispetto al Bund rimane stabilmente attorno agli 80 punti, nonostante oggi abbia chiuso in leggero rialzo passando da 80,5 a 81,7 punti, con un rendimento comunque in calo, ma inferiore alla riduzione del tasso dei titoli tedeschi.

L’Italia attende ora Moody’s che a maggio ha confermato il rating a Baa3 (un gradino sopra ‘junk’, il livello spazzatura), alzando però l’outlook da stabile e positivo. La revisione di Moody’s arriverà per ultima, il 21 novembre. La senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli sottolinea i “bilanci in ordine, solidità, credibilità. Dopo Fitch, anche S&P promuove l’Italia. I mercati premiano ancora una volta la serietà, la concretezza e la stabilità del governo. L’Italia torna protagonista, apprezzata e rispettata perché affidabile, perché fa e non promette. E mentre la sinistra tifa per il fallimento, noi rispondiamo con i risultati e il riconoscimento internazionale del nostro lavoro”.

Frattanto, nella tarda serata di ieri si è tenuto un nuovo incontro sulla legge di bilancio tra la premier Giorgia Meloni, i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il leader di Noi moderati Maurizio Lupi e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. L’obiettivo del vertice, su cui si è registrato il massimo riserbo, riguardava gli ultimi nodi ancora aperti, a partire dal contributo delle banche, in vista del nuovo round di incontri di oggi a Palazzo Chigi. Il tempo a disposizione non è molto visto che mercoledì è atteso a Bruxelles il testo del Dpb, il Documento programmatico di bilancio che contiene lo scheletro della legge, con i dettagli di entrate e uscite. Il Consiglio dei ministri annunciato per domani dovrebbe quindi varare sia il Dpb che la manovra da inviare alle Camere entro il 20 ottobre.


di Redazione