Istat, saldo del commercio estero a febbraio è +4.466 milioni

venerdì 18 aprile 2025


Il saldo commerciale è positivo. A febbraio 2025 è pari a +4.466 milioni di euro (era +6mila milioni nello stesso mese del 2024). Il deficit energetico (-5mila milioni) è superiore rispetto a un anno prima (-3.749 milioni). Lo comunica l’Istat ricordando che il dato segue il lieve deficit commerciale registrato a gennaio (-288 milioni). A febbraio 2025 si stima una crescita congiunturale più ampia per le esportazioni (+3,5 per cento) rispetto alle importazioni (+1,7 per cento). L’Istat spiega che l’aumento su base mensile dell’export riguarda entrambe le aree, Ue (+3,7 per cento) ed extra-Ue (+3,2 per cento). A febbraio 2025 l’export cresce su base annua dello 0,8 per cento in termini monetari, mentre si riduce del 4,3 per cento in volume. La crescita tendenziale dell’export in valore è sintesi di un incremento per i mercati Ue (+3,0 per cento) e di una contrazione per quelli extra Ue (-1,6 per cento). L’import registra una crescita tendenziale del 4,1 per cento in valore. In volume, le importazioni si riducono del 2,7 per cento. Nel trimestre dicembre 2024-febbraio 2025, rispetto al precedente, sottolinea l’Istat, l’export cresce del 4 per cento, l’import del 3 per cento. Ma se aumenta in modo consistente quello verso alcuni Paesi europei come Germania e Spagna, tracolla quello verso gli Stati Uniti con un -9,6 per cento.

Lo si legge nella nota Istat sul commercio estero. “Su base annua, Paesi che forniscono i contributi maggiori all’aumento dell’export nazionale sono: Germania (+14,5 per cento), Spagna (+21,1 per cento), Svizzera (+17,3 per cento), Regno Unito (+10,4 per cento), Paesi Opec (+12,9 per cento) e Paesi Bassi (+13,3 per cento). All’opposto, Stati Uniti (-9,6 per cento), Belgio (-11,8 per cento), Turchia (-9,9 per cento) e Austria (-9,0 per cento) forniscono i contributi negativi più ampi. Se si registra un boom delle vendite all’estero per gli articoli farmaceutici si segnala un crollo per le vendite degli autoveicoli con un -11,5 per cento sullo stesso mese del 2024. L’Istat spiega che in due mesi il calo delle vendite all’estero per le auto è del 13,7 per cento. “Tra i settori che più contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export – si legge nella nota – si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+31,2 per cento) e mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+9,6 per cento). Diminuiscono su base annua le esportazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati (-25,8 per cento), macchinari e apparecchi non classificati altrove (-4,1 per cento) e autoveicoli (-11,5 per cento)”.

A febbraio 2025 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni aumenti dello 0,3 per cento rispetto a gennaio. Su base tendenziale, l’indice corretto per gli effetti di calendario, registra un incremento del 6 per cento (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 21 di febbraio 2024), mentre l’indice grezzo cresce dell’1,4 per cento. Nella media del trimestre dicembre 2024-febbraio 2025 la produzione nelle costruzioni cresce del 2,6 per cento nel confronto con il trimestre precedente. Nei primi due mesi dell’anno l’indice sale del 4,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’indice grezzo cresce dello 0,1 per cento. “A febbraio 2025, commenta l’Istituto, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni registra una lieve crescita congiunturale, in rallentamento rispetto al mese precedente. Complessivamente, i livelli produttivi rimangono elevati e anche nella media degli ultimi tre mesi l’incremento rispetto al trimestre precedente rimane sostenuto”.


di Redazione