Giorgetti: “Il nostro Paese sarà all’altezza delle sfide mondiali”

martedì 15 aprile 2025


Giancarlo Giorgetti è convinto che l’Italia saprà superare la difficile contesa internazionale. A suo avviso, il nostro Paese “sarà all’altezza delle sfide”. Lo afferma il ministro dell’Economia intervenendo in video collegamento al Salone del risparmio di Milano. “Lo scenario che viviamo – sostiene – deve suscitare determinazione a trovare risposte adeguate a invertire molti trend del sistema finanziario europeo, come il continuo delisting, il deflusso di capitali verso altre giurisdizioni, il sottodimensionamento mercati azionari e anche ritardo nel venture capital”. Secondo il ministro leghista, “continuare a rafforzare la solidità della finanza pubblica, tenere in ordine i conti degli italiani è in fondo la prima e più basilare forma di gestione del risparmio perché è associata inevitabilmente al concetto di fiducia nei confronti del sistema”.  Il ministro spiega perché è “ancora più orgoglioso che in un quadro di profonda incertezza l’Italia abbia ottenuto lo scorso venerdì l’upgrade del suo rating: è un risultato inedito se si pensa che in 39 anni è la seconda promozione da parte di Standard & Poor’s e la quarta considerando tutte le altre agenzie di rating, ma per quanto inedito non è un risultato sorprendente perché è fondato sul riconoscimento della stabilità, della prudenza e della responsabilità nella gestione dei conti pubblici”. Giorgetti ricorda lo scenario internazionale.

“In questi giorni l’attenzione generale si concentra giustamente sull’impatto dei dazi commerciali: tuttavia è ancora più pericolosa in astratto la nuova politica relativa alle criptovalute, in particolare quella sulle stablecoin denominate in dollari. Se le previsioni saranno confermate, i risparmiatori di tutto il mondo avranno la possibilità di investire in attività sostanzialmente prive di rischio che costituiscono al contempo un mezzo di pagamento ampiamente accettato per le transazioni cross border. Il tutto senza la necessità di un conto presso un istituto bancario statunitense. Per Giorgetti, “è facile prevederne l’attrattività per i residenti di economie con valute instabili, ma non va sottovalutato anche il fascino per i cittadini della zona euro, soprattutto se il nostro sistema di pagamenti al dettaglio continuerà a essere frammentato e privo di soluzioni in grado di coprire tutti i casi d’uso”. Il ministro pensa “sia arrivato il momento di innovare il sistema della previdenza privata che, salvo limitati interventi, è ancor basato sulla riforma del 2005”. A suo avviso, “se guardiamo al sistema pensionistico in prospettiva è evidente che sarà sempre più essenziale il ruolo della previdenza complementare. Negli ultimi anni l’adesione a tali forme è cresciuta costantemente ma, nonostante un trattamento fiscale di favore, non ha ancora raggiunto i livelli degli altri Paesi. Eppure, se guardiamo ai risultati ottenuti dai fondi nel 2024 sono stati positivi”.


di Manlio Fusani