mercoledì 19 marzo 2025
Un capolavoro che esalta la libertà di scelta, il mercato e la proprietà privata come pilastri del successo individuale
Via col vento (Gone with the Wind), diretto da Victor Fleming nel 1939 e tratto dal celebre romanzo di Margaret Mitchell, è una delle più grandi epopee cinematografiche della storia. Ben oltre la cornice della Guerra civile americana, il film esplora temi universali come la libertà individuale, la proprietà privata, e il dinamismo del mercato. Attraverso la figura di Rossella O’Hara (Vivien Leigh) il film presenta una visione profondamente liberale, celebrando l’intraprendenza e la capacità di reinventarsi come strumenti essenziali per navigare le sfide della vita e prosperare in un mondo in continua evoluzione. La citata protagonista è l’incarnazione dell’individuo che esercita appieno la propria libertà di scelta. In un mondo sconvolto dalla guerra e dalla distruzione, Rossella si rifiuta di lasciarsi sopraffare dalle circostanze. Invece, sceglie attivamente di prendere in mano il proprio destino, dimostrando che l’individualismo non è sinonimo di egoismo, ma di autodeterminazione. La sua celebre frase: “Dopotutto, domani è un altro giorno!”, rappresenta non solo un ottimismo incrollabile, ma anche la fiducia nella propria capacità di trovare soluzioni e costruire il futuro secondo la propria volontà. Dal punto di vista liberale, questa libertà di scelta è fondamentale.
Ogni individuo, come Rossella, deve avere la possibilità di decidere come affrontare le difficoltà e di definire il proprio percorso senza l’interferenza di poteri esterni che limitino le sue opzioni. La libertà individuale, infatti, è alla base di qualsiasi progresso personale e collettivo, e la capacità di scegliere e agire autonomamente è ciò che permette agli esseri umani di raggiungere il loro pieno potenziale. Al centro del successo di Rossella, vi è comunque l’economia di mercato, con il suo dinamismo e la sua capacità di premiare chi sa far meglio e l’innovazione. Dopo la distruzione causata dalla guerra, ella comprende che per sopravvivere e prosperare deve abbandonare le vecchie convenzioni e abbracciare nuove idee. Rossella diventa un’imprenditrice, sfruttando il caos economico per trovare nuove opportunità, come quando decide di gestire una segheria per risollevarsi economicamente. Questo spirito di iniziativa è l’essenza del mercato libero, dove la concorrenza e la libera impresa permettono a chiunque, indipendentemente dal proprio background, di creare valore e costruire una vita migliore. In tal senso, l’affermazione di Rhett Butler (Clark Gable): “Farò una fortuna dalle rovine della guerra. Dopotutto, chiunque può fare soldi durante un boom, ma fare soldi quando il sangue scorre nelle strade… quello richiede cervello”, mette in luce la natura del mercato come terreno fertile per l’intraprendenza. In detto sistema, il rischio e l’innovazione sono ricompensati, e anche nei momenti più difficili, coloro che sono disposti a pensare fuori dagli schemi possono trovare opportunità di successo. Anche la proprietà privata è essenziale nella narrazione. La piantagione di Tara è infatti molto più di una semplice proprietà terriera per Rossella; è un simbolo di autonomia e di radicamento nella propria identità.
La difesa di Tara rappresenta la battaglia di Rossella per mantenere il controllo sulla propria vita e sulle proprie risorse. “Dio mi è testimone, non soffrirò mai più la fame”, dichiara la stessa, sottolineando l’importanza della proprietà come fonte di sicurezza e indipendenza. Nel pensiero liberale, la proprietà privata è considerata un diritto fondamentale, in quanto garantisce agli individui la libertà di vivere e prosperare secondo i propri desideri. La sua protezione è essenziale per assicurare che le persone possano costruire e mantenere la propria ricchezza, utilizzarla per creare ulteriore valore e, soprattutto, per proteggersi da ingerenze esterne. La lotta di Rossella per mantenere Tara riflette questo principio, dimostrando che la proprietà non è solo una questione di beni materiali, ma di libertà personale. “Ciò che la nostra generazione ha dimenticato – ha scritto Friedrich August von Hayek – è che il sistema di proprietà privata è la garanzia più importante di libertà, non solo per coloro che possiedono delle proprietà, ma anche per coloro che non ne possiedono”. In conclusione Via col vento non è solo una storia d’amore e di guerra, ma un tributo al potere dell’individuo, alla sua capacità di scegliere, creare e possedere. Attraverso la figura di Rossella O’Hara, il film celebra i valori centrali del liberalismo: la libertà di scelta, l’importanza della proprietà privata e il dinamismo del mercato. Ella ci ricorda che, anche nei momenti più bui, l’iniziativa personale e la fiducia in se stessi sono le chiavi per superare le avversità e costruire un futuro migliore. Come ha ancora insegnato Hayek: “La libertà economica è la condizione essenziale di ogni altra libertà”. E Via col vento incarna perfettamente questa verità, mostrando come la libertà individuale, supportata dalla proprietà privata e dalle dinamiche del mercato, sia fondamentale per il progresso umano e la realizzazione personale.
di Sandro Scoppa