lunedì 24 febbraio 2025
Il 14 febbraio 2025, il mondo delle criptovalute ha assistito a un evento traumatico che ha segnato un capitolo oscuro nella storia del settore: il crollo della criptovaluta $Libra, una moneta digitale promossa dal presidente argentino Javier Milei.
Questo progetto, che all’inizio sembrava essere una proposta innovativa per stimolare l’economia argentina attraverso il finanziamento di piccole e medie imprese locali, è diventato rapidamente un simbolo della fragilità di molte criptovalute legate a figure politiche di alto profilo. L’entusiasmo iniziale, alimentato dall’appoggio di Milei e dall’evidente potenziale di crescita della criptovaluta, ha lasciato presto il posto a una brusca realtà: un calo vertiginoso del valore della moneta, che ha danneggiato migliaia di investitori e minato la credibilità del mercato cripto.
La criptovaluta $Libra era stata ideata come uno strumento per raccogliere fondi destinati a progetti privati in Argentina, con la speranza di finanziare iniziative che potessero risollevare l’economia locale e sostenere la crescita delle start-up. In un contesto di crisi economica e inflazione galoppante, Milei ha visto in $Libra una possibilità per combattere la recessione, ridurre la disoccupazione e favorire l’inclusione finanziaria. La criptovaluta avrebbe dovuto essere una soluzione per bypassare le tradizionali forme di finanziamento, troppo spesso inaccessibili alle piccole imprese e alle start-up che faticano a trovare risorse adeguate in un sistema bancario poco sviluppato.
La promozione di $Libra è stata avviata con grande entusiasmo. Un post sui social media di Javier Milei, sostenitore dichiarato delle criptovalute, ha avuto l’effetto di scatenare una corsa all’acquisto della nuova moneta. Il messaggio del presidente, che si è presentato come l’artefice di una rivoluzione economica, ha subito attirato l’attenzione di investitori, speculatori e appassionati del settore, i quali hanno visto nell’iniziativa una possibilità di guadagno rapido. Le previsioni iniziali sono state entusiastiche, e il valore di $Libra è cresciuto in modo esponenziale, passando da un valore di pochi centesimi a 5,20 dollari in un periodo di tempo incredibilmente breve. Il fenomeno ha spinto migliaia di investitori a puntare sulla criptovaluta, convinti che la moneta avrebbe avuto un impatto dirompente sull’economia argentina e che l’investimento sarebbe stato remunerato in breve tempo. Tuttavia, la parabola della criptovaluta è stata altrettanto rapida nel suo declino.
Dopo l’iniziale esplosione dei prezzi, un calo altrettanto drammatico ha portato $Libra a scendere sotto il valore di un dollaro in meno di 24 ore. Il crollo ha lasciato sul campo migliaia di investitori con perdite ingenti, e la crisi ha avuto un impatto devastante anche sul mercato azionario argentino, con l’indice della Borsa di Buenos Aires che ha subito un pesante ribasso. La crisi si è estesa rapidamente al mercato obbligazionario, con i bond in dollari locali che hanno registrato un crollo di oltre il 4 per cento. Le cause di questo fallimento sono molteplici e vanno ricondotte a una serie di fattori strutturali ed economici. Innanzitutto, il progetto $Libra si è scontrato con una fondamentale debolezza: la mancanza di una solida struttura economica e finanziaria di supporto. La moneta non aveva alle spalle un’infrastruttura adeguata, né una strategia chiara per garantire la sua sostenibilità nel lungo periodo.
A differenza di criptovalute consolidate come Bitcoin ed Ethereum, che si fondano su solide basi tecnologiche e comunità globali di supporto, $Libra è stata lanciata senza un piano operativo definito e senza garanzie di lunga durata. La crescente instabilità ha accelerato il declino della moneta e ha messo in evidenza una verità che molti analisti avevano già previsto: la criptovaluta non era pronta ad affrontare le sfide del mercato. La speculazione ha giocato un ruolo determinante nel fallimento di $Libra. L’entusiasmo iniziale, alimentato da promesse di guadagni facili, ha portato molti investitori a entrare nel progetto senza comprendere appieno i rischi connessi. L’effetto di questo fenomeno di “pump”, che consiste nell’aumento artificiale del valore di un asset seguito da una massiccia vendita per ottenere guadagni rapidi, è stato devastante.
Dopo il picco, quando il valore di $Libra ha cominciato a scendere, gli investitori hanno iniziato a vendere in massa, contribuendo a un ulteriore crollo del prezzo. Inoltre, la rimozione del post sui social media da parte di Milei, insieme alla sua dichiarazione di non essere pienamente consapevole dei dettagli operativi del progetto, ha ulteriormente minato la fiducia degli investitori. Milei ha spiegato di aver promosso $Libra con l’intento di divulgarlo, ma senza alcuna responsabilità diretta sugli investimenti. Questo atteggiamento ha contribuito a distruggere l’immagine di garanzia che molti investitori avevano riposto in lui, alimentando il senso di disillusione. A questo si è aggiunta la totale mancanza di trasparenza riguardo alla gestione delle risorse e alle modalità di sviluppo del progetto.
Il fallimento di $Libra ha avuto ripercussioni devastanti non solo sugli investitori, ma sull’intero sistema economico argentino. L’indice della Borsa di Buenos Aires ha registrato una forte flessione, con le azioni delle principali società argentine che hanno subito perdite superiori al 10 per cento. Il mercato obbligazionario, che aveva già vissuto anni di instabilità, è stato ulteriormente scosso dal crollo di $Libra, che ha alimentato dubbi sull’affidabilità del sistema finanziario argentino. Le ripercussioni politiche sono state altrettanto gravi. L’incidente ha sollevato interrogativi sulle pratiche di Milei e sul suo coinvolgimento nel progetto, portando a richieste di indagini formali.
Le autorità argentine hanno aperto un’inchiesta per valutare le eventuali responsabilità legali del presidente e di altre figure coinvolte nel progetto, come il Ceo di Kip Network Inc, la società sviluppatrice di $Libra, Julián Peh, e l’influencer Daniel Parisini. Le indagini si concentrano su accuse di frode, truffa e associazione per delinquere, cercando di comprendere se ci siano stati illeciti nella gestione e nella promozione della criptovaluta. Il caso di $Libra non è un episodio isolato nel mondo delle criptovalute legate a figure politiche. Anche negli Stati Uniti, criptovalute come $Trump e $Melania, create rispettivamente dal presidente Donald Trump e dalla sua consorte Melania, hanno sollevato preoccupazioni simili. Queste criptovalute, lanciate durante l’evento esclusivo Crypto Ball il 19 gennaio 2025, hanno visto un’incredibile crescita iniziale del 13.000 per cento, seguita da una significativa perdita del 40 per cento del loro valore.
Nonostante l’entusiasmo che ha accompagnato il loro lancio, molti esperti e membri della comunità cripto hanno sollevato dubbi sul loro valore intrinseco. In molti casi, queste monete sembrano più strumenti di marketing utilizzati per sfruttare la popolarità dei Trump, piuttosto che innovazioni nel campo delle criptovalute. Il coinvolgimento di figure politiche polarizzanti come Donald Trump ha sollevato interrogativi sulla possibilità di manipolare i mercati e sull’assenza di una solida infrastruttura a supporto di queste criptovalute. Il mercato delle criptovalute, infatti, ha bisogno di trasparenza e di strutture di supporto ben definite per evitare che vengano utilizzate come strumenti speculativi a breve termine.
Nonostante le critiche ricevute, Trump ha risposto con determinazione, creando un gruppo di lavoro incaricato di esaminare le normative sulle criptovalute. Il gruppo, guidato dal commissario della Sec Hester Peirce, dovrebbe valutare i rischi e le opportunità derivanti dalle criptovalute e stabilire un quadro normativo in grado di favorire l’adozione dell’innovazione tecnologica, pur proteggendo gli investitori da eventuali truffe.
Il futuro delle criptovalute dipenderà in larga parte dalla creazione di un ambiente normativo che favorisca l’adozione e l’innovazione, ma che allo stesso tempo protegga gli utenti dalle fluttuazioni di mercato e dai rischi di frodi. Criptovalute come Bitcoin ed Ethereum, che si sono affermate nel tempo grazie alla solidità delle loro infrastrutture e alla comunità globale che le supporta, rappresentano esempi di progetti che hanno saputo resistere alla prova del tempo. Al contrario, progetti come $Libra e le criptovalute presidenziali sembrano essere vulnerabili a speculazioni e manipolazioni, con scarse probabilità di garantire una stabilità duratura.
In conclusione, il fallimento di $Libra e delle criptovalute legate a figure politiche conferma la necessità di una regolamentazione più rigorosa e trasparente nel settore delle criptovalute. Solo con un adeguato sistema di regole e garanzie sarà possibile proteggere gli investitori e assicurare la credibilità del mercato cripto.
(*) Economista
di Enea Franza (*)