venerdì 21 febbraio 2025
Le imprese prevedono di assumere entro febbraio 404mila lavoratori. I dati emergono dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea. Sono previste quasi 1,4 milioni assunzioni per il trimestre febbraio-aprile. Sono -4mila rispetto a febbraio 2024 (-1,0 per cento) e +81mila invece per il trimestre (+6,1 per cento). Si registra una crescita per le imprese dei servizi (+0,5 per cento nel mese), in frenata il manifatturiero e le costruzioni (-4,2 per cento e -3,7 per cento rispettivamente al confronto con 12 mesi fa). Si mantiene elevata la difficoltà di reperimento segnalata dalle imprese che coinvolge a febbraio il 47,9 per cento delle assunzioni programmate. Positive le aspettative per i servizi, maggiore incertezza per l’industria. L’industria nel suo complesso programma quasi 127mila entrate nel mese e circa 380mila nel trimestre, con una flessione rispetto a un anno fa sia nel mese (-4,0 per cento rispetto allo scorso febbraio), sia nel trimestre (-2,7 per cento). A febbraio, il manifatturiero è alla ricerca di quasi 79mila lavoratori (-4,2 per cento) e circa 238mila nel trimestre (-2,8 per cento rispetto allo scorso anno), mentre il comparto delle costruzioni programma per il mese oltre 48mila entrate (-3,7 per cento) e a circa 141mila nel trimestre (-2,5 per cento). Bene, invece, i servizi che programmano oltre 277mila entrate nel mese (+0,5 per cento) e oltre un milione nel trimestre (+9,9 per cento). A creare maggiori opportunità di lavoro è il commercio con circa 75mila assunzioni programmate nel mese (+24,6 per cento) e oltre 257mila nel trimestre (+36,1 per cento).
A febbraio sono difficili da reperire 193mila profili professionali pari al 47,9 per cento del totale assunzioni programmate soprattutto a causa della mancanza di candidati (30 per cento), seguita dalla preparazione inadeguata (14,7 per cento). A risentire maggiormente del mismatch sono le imprese delle costruzioni (63,8 per cento dei profili ricercati è di difficile reperimento), le imprese della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (61,8 per cento). Difficili da reperire anche i tecnici in campo ingegneristico e i tecnici della salute, rispettivamente 63,3 per cento e 62,7 per cento la quota segnalata dalle imprese. Sono circa 79mila le assunzioni di personale immigrato (il 19,5 per cento delle entrate) soprattutto nei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (34,4 per cento), nei settori dei trasporti, logistica e magazzinaggio (28 per cento) e costruzioni (26,7 per cento). I contratti a tempo determinato sono proposti a 215mila unità, pari al 53,4 per cento del totale, in leggero aumento rispetto a febbraio 2024 quando erano 211mila (51,9 per cento). Crescono anche i contratti a tempo indeterminato con 86mila unità nel mese pari al 21,4 per cento mentre erano 82mila nel febbraio 2024 (20,1 per cento). A livello territoriale, 123mila entrate sono previste dalle imprese del Sud e Isole, a cui seguono le imprese del Nord-ovest (110mila), del Nord-est (92mila) e del Centro (78mila). Nel Nord-est la difficoltà di reperimento continua a interessare più di una assunzione su due (52,5 per cento).
di Redazione