Produzione industriale in rosso a dicembre

mercoledì 12 febbraio 2025


L’Istat lancia l’allarme. Lo scorso anno si è chiuso con una forte diminuzione della produzione industriale. I numeri sono chiari. Si registra un calo del 3,5 per cento. Lo comunica l’Istituto di statistica, spiegando che la dinamica tendenziale dell’indice corretto per gli effetti di calendario è stata negativa per tutti i mesi dell’anno, con cali congiunturali in tutti i trimestri. A dicembre 2024 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca del 3,1 per cento rispetto a novembre. Al netto degli effetti di calendario, a dicembre 2024 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 7,1 per cento (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 18 di dicembre 2023). L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale solo per l’energia (+0,9 per cento); mentre cala per i beni strumentali, i beni di consumo (-3,3 per cento per entrambi i settori) e i beni intermedi (-3,6 per cento). Al netto degli effetti di calendario, a dicembre 2024 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 7,1 per cento (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 18 di dicembre 2023). Si registra una crescita esclusivamente per l’energia (+5,5 per cento); mentre ci sono marcate diminuzioni per i beni strumentali (-10,7 per cento), i beni intermedi (-9,5 per cento) e i beni di consumo (-7,3 per cento).

Gli unici settori di attività economica che registrano a dicembre incrementi tendenziali sono l’attività estrattiva (+17,4 per cento) e la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+5 per cento). Flessioni particolarmente marcate si rilevano, invece, nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-23,6 per cento), nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-18,3 per cento) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-14,6 per cento). Il 2024 si chiude con una diminuzione della produzione industriale del 3,5 per cento. Tra i principali raggruppamenti di industrie, solamente per l’energia si registra un incremento nel complesso del 2024. Nell’ambito della manifattura, solo le industrie alimentari, bevande e tabacco sono in crescita rispetto all’anno precedente, mentre le flessioni più marcate si rilevano per industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-10,5 per cento) e fabbricazione di mezzi di trasporto (-11,3 per cento).


di Redazione