Stellantis, rinviati i licenziamenti a Trasnova

mercoledì 11 dicembre 2024


L’emergenza è stata risolta in positivo. I lavoratori di Trasnova possono festeggiare l’accordo raggiunto ieri al Ministero delle Imprese e del Made in Italy che scongiura i licenziamenti collettivi annunciati dall’azienda e Stellantis per 249 dipendenti. La soluzione è arrivata dopo le trattative tra il Mimit, il gruppo italo-francese, le fabbriche, gli enti locali e i rappresentanti delle Regioni coinvolte. Sono state ritirate con effetto immediato le procedure di licenziamento, con il rinnovo per un anno del contratto di fornitura per Stellantis. La crisi dei servizi di logistica di Trasnova è quindi stata rimandata di 12 mesi, periodo in cui bisognerà trovare una soluzione strutturale e definitiva al problema. La sospensione del contratto da parte del gruppo automobilistico, fissata al 31 dicembre, avrebbe lasciato senza lavoro 97 dipendenti tra Pomigliano, Mirafiori, Melfi e Piedimonte San Germano. A catena, anche le subappaltatrici Logitech e Tecnoservice avevano avviato le procedure per altri 152 esuberi.

“L’accordo siglato al Mimit, che prevede l’estensione del contratto con Trasnova per un ulteriore anno, nasce nel solco del senso di responsabilità di Stellantis”, si legge in una nota del gruppo italo-francese. La proroga, prosegue il comunicato, “consentirà all’azienda di trovare soluzioni definitive per i lavoratori coinvolti, utilizzando strumenti adeguati per affrontare la crisi e lavorando a una diversificazione della clientela”. I sindacati, pur accogliendo con favore l’intesa, chiedono interventi strutturali. “Trasnova è il simbolo di quello che potrebbe accadere in tutto il settore dellautomotive”, hanno dichiarato attraverso una nota congiunta i sindacalisti Samuele Lodi, Maurizio Oreggia e Ciro DAlessio della Fiom-Cgil. “È necessario ripristinare e ampliare il fondo automotive e avviare un confronto serio presso Palazzo Chigi, coinvolgendo tutti i ministeri competenti”, hanno aggiunto. La transizione industriale, sottolineano, deve essere accompagnata da un piano europeo straordinario, che tuteli lavoratori e imprese. “Ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori che in questi giorni hanno lottato per difendere lavoro, salario e dignità”.

L’accordo offre una tregua, ma non risolve le fragilità del settore. La logistica, così come tutta la filiera automobilistica, è messa a dura prova dalla transizione verso l’elettrico e dalla crescente competizione globale. Il tempo guadagnato deve servire per costruire soluzioni di lungo periodo. Il messaggio è chiaro: per evitare che crisi come questa diventino la quotidianità, servono risposte rapide e strategie condivise tra aziende, sindacati, istituzioni e Unione europea.


di Zaccaria Trevi