Credito e Pmi: innovazione e sostenibilità

lunedì 9 dicembre 2024


Il tessuto economico italiano è fondato su una struttura di micro, piccole e medie imprese (Mpmi) che rappresentano il 99,4 per cento delle aziende attive e producono il 41 per cento del valore aggiunto del nostro Paese (dati Istat 2023). Tuttavia, queste imprese devono affrontare crescenti difficoltà nell’accesso al credito, complici non solo le restrizioni normative di Basilea III e IV, ma anche la complessità delle procedure bancarie e l’elevata volatilità dei mercati.

In questo contesto, come Sistema Credito, associazione di settore di Sistema Impresa, ci poniamo come obiettivo primario quello di creare strumenti e soluzioni per migliorare la bancabilità delle Pmi e favorire il loro accesso al capitale, attraverso innovazione finanziaria e sinergie istituzionali.

Il problema delle barriere all’accesso al credito va affrontato con determinazione.

Secondo l’ultimo rapporto della Banca Centrale Europea (Survey on the Access to Finance of Enterprises - Safe, settembre 2023), il 17 per cento delle Pmi italiane segnala un peggioramento delle condizioni di accesso al credito, contro una media europea del 12 per cento. Tra le principali difficoltà:

La situazione è aggravata dalla progressiva riduzione delle esposizioni creditizie delle banche tradizionali verso le piccole e medie imprese: negli ultimi 5 anni, i finanziamenti sono diminuiti del 10 per cento, soprattutto per le microimprese (dati Abi, 2023).

Per superare queste barriere, occorre un cambio di paradigma che integri tecnologie fintech, modelli di finanziamento alternativi e un miglior dialogo tra imprese, istituzioni e sistema bancario. Come Sistema Credito, proponiamo un approccio basato su tre pilastri:

Digitalizzazione del credito
Attraverso piattaforme fintech, le Pmi possono accedere a strumenti come il peer-to-peer lending, il crowdfunding equity e il direct lending. Questi sistemi permettono di ridurre i tempi di valutazione e di ampliare la platea di investitori disponibili. Nel 2023, il volume del crowdfunding in Italia è cresciuto del 45 per cento, superando i 650 milioni di euro, con un forte impatto sul finanziamento delle Pmi innovative.

Rating Esg e sostenibilità
In linea con le direttive europee sulla finanza sostenibile, le imprese che adottano pratiche di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Esg) possono accedere a tassi agevolati e linee di credito dedicate. In Italia, solo il 18 per cento delle Pmi ha un rating Esg certificato, contro il 30 per cento della media europea. Promuovere percorsi di accompagnamento per ottenere questi rating è essenziale per migliorare la bancabilità delle nostre imprese.

Fondi pubblici e garanzie statali
Il ruolo di Garanzia Italia e del Fondo di Garanzia per le Pmi resta cruciale, ma è necessario ampliarne l’efficacia. Solo il 60 per cento dei fondi disponibili è stato effettivamente utilizzato dalle imprese nel 2023, evidenziando un gap di comunicazione e accessibilità che va colmato.

Il credito non è solo una leva finanziaria, ma un acceleratore di crescita e innovazione. Per le Pmi italiane, il mancato accesso al capitale rappresenta un freno alla competitività internazionale. Se vogliamo rilanciare il nostro sistema produttivo, dobbiamo adottare una visione che integri la tradizione manifatturiera con le opportunità offerte dalla finanza innovativa.

Come Sistema Credito, stiamo lavorando per costruire un ecosistema in cui ogni impresa possa trovare il supporto necessario per crescere, innovare e affrontare le sfide del futuro. Il nostro impegno è chiaro: promuovere un modello di credito che sia inclusivo, sostenibile e orientato al valore.

È il momento di passare dalle parole ai fatti, creando un sistema finanziario che non solo risponda alle esigenze delle imprese, ma che sappia anche anticiparle, accompagnandole verso il successo.

(*) Presidente di Sistema Credito, Associazione di settore di Sistema Impresa


di Francesco Pasquali (*)