lunedì 25 novembre 2024
n. 38 del 26 novembre 2024
Di seguito la trascrizione dell’intera puntata a cura di Sandro Scoppa, conduce Gianfranco Fabi
I saluti più cordiali ai nostri ascoltatori. La stampa ha innanzitutto riportato l’intervento della Confedilizia in audizione presso la Commissione politiche per l’Unione europea del Senato, in occasione dell’esame della legge di delegazione europea 2024 e della relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia alla medesima istituzione. Nella circostanza, il presidente Giorgio Spaziani Testa ha sottolineato l’urgenza di un ripensamento del Green Deal, con particolare riferimento alla direttiva sull’efficientamento energetico degli edifici, ritenuta inattuabile nel contesto italiano, soprattutto alla luce del recente taglio delle detrazioni fiscali per interventi edilizi introdotto dalla manovra. Lo stesso ha inoltre posto l’accento su due dossier specifici. Il primo, sulle locazioni brevi, ha evidenziato come il mantenimento dei Codici identificativi regionali (Cir) accanto al nuovo Codice identificativo nazionale (Cin) contrasti con l’obiettivo di una disciplina omogenea a livello nazionale. Riguardo all’altro, in materia fiscale, ha criticato il regime del “fornitore presunto”, che impone l’applicazione dell’Iva sulle piattaforme web anche per operazioni esenti, penalizzando gli affitti brevi tra privati e accentuando l’iniquità rispetto alle strutture alberghiere, che beneficiano dell’aliquota ridotta.
Altri contributi sugli organi di stampa hanno ripreso i dati diffusi dall’Ufficio studi di Idealista, secondo cui nel terzo trimestre del 2024, il tasso di sforzo per l’acquisto di una casa in Italia si è attestato attorno al 19 per cento del reddito medio annuale, registrando un calo dello 0,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023. Ciò indica un miglioramento, che è attribuibile a interventi della Banca centrale europea che hanno ridotto i tassi d’interesse, rendendo i mutui più accessibili, e a una stabilizzazione dei prezzi immobiliari in alcune aree. Tuttavia, in 34 capoluoghi italiani, tale sforzo supera la media nazionale, con città come Venezia, Bolzano e Milano che richiedono oltre un terzo del reddito familiare per l’acquisto di una casa. Al contrario, città come Biella e Alessandria (9,6%) presentano tassi di sforzo significativamente inferiori. Tale variabilità evidenzia l’importanza di politiche locali che favoriscano la libertà economica e la concorrenza nel settore immobiliare, al fine di ridurre le barriere all’accesso alla proprietà e promuovere un mercato più equo e dinamico.
In evidenza pure sui media il rapporto Jll sulle trasformazioni del commercio 2024, che ha messo in luce come il settore commerciale, inclusi gli spazi immobiliari, stia subendo una rapida evoluzione grazie all’introduzione di tecnologie avanzate come l’Intelligenza artificiale e i droni. L’Ia, già utilizzata per ottimizzare vendite e logistica, si dimostra cruciale anche nella gestione degli spazi commerciali, consentendo di analizzare flussi di visitatori e individuare nuove opportunità. Parallelamente, i droni stanno rivoluzionando la logistica urbana, generando una crescente domanda di immobili progettati per centri di distribuzione e hub logistici. In sostanza, tali trasformazioni rideniscono le esigenze del mercato immobiliare, che richiede strutture sempre più flessibili e tecnologicamente avanzate. Tuttavia, secondo un’analisi di EconomyUp, l’adozione su larga scala di queste innovazioni in Italia è comunque frenata da vincoli normativi e infrastrutturali. Per superare gli stess, è essenziale rimuovere le barriere burocratiche e favorire investimenti in spazi adeguati alle nuove tecnologie.
Da segnalare infine gli interventi di alcuni giornali tra i più diffusi che si sono soffermati sul primato di via Monte Napoleone a Milano, che è oggi la strada più costosa al mondo per gli affitti commerciali e celebra così il successo del mercato libero. Il risultato dimostra ancora una volta come la competizione e il valore della proprietà privata siano motori di crescita e innovazione. Il capoluogo lombardo dovrebbe vedere in detto traguardo un’opportunità per promuovere politiche che incentivino l’iniziativa individuale e valorizzino il suo patrimonio culturale ed economico, dimostrando che il progresso nasce dalla libertà e non dalle imposizioni.
Il commento di Andrea Mancia, direttore de L’Opinione delle Libertà, chiude il presente Podcast: “La recente proposta di Confindustria per abitazioni a costi sostenibili per i lavoratori potrebbe sembrare a prima vista una soluzione pragmatica. Tuttavia, bisogna riflettere sui rischi di ogni intervento che distorce il mercato con piani centralizzati. L’esperienza insegna che simili approcci, anche se animati da buone intenzioni, spesso finiscono per soffocare la libertà economica e ridurre l’efficienza complessiva del sistema. Il diritto di proprietà e la libera contrattazione rimangono i veri motori dello sviluppo. Non è con imposizioni dall’alto che si favorisce il benessere, ma con iniziative che rispettino la natura spontanea e competitiva del mercato. Occorre, pertanto, puntare su politiche che incoraggino l’investimento privato e stimolino la costruzione di nuove abitazioni senza vincoli artificiali. Solo un mercato libero e dinamico può garantire soluzioni durevoli e sostenibili per tutti”.
di Redazione