Sprofondano le immatricolazioni in Ue, balzo dell’ibrido

martedì 22 ottobre 2024


In Europa occidentale si comprano sempre meno automobili. Tra Unione europea, Efta e Regno Unito a settembre sono state immatricolate 1.118.083 vetture, con un calo del 4,2 per cento rispetto allo stesso mese del 2023. Questi numeri sono stati pubblicati dall’Associazione dei costruttori europei (Acea). Nei primi nove mesi dell’anno sono state vendute 9.779.605 automobili, con una crescita dell’1 per cento sullo stesso periodo dell’anno scorso. L’italo-francese Stellantis ha immatricolato a settembre in Europa occidentale 148.306 auto, il 26 per cento in meno dello stesso mese del 2023, con la sua quota di mercato che è scesa dal 17,2 per cento al 13,3 per cento. Nei primi nove mesi del 2024, il gruppo ha venduto 1.550.43 auto, in calo del 6 per cento sull’analogo periodo dell’anno scorso. La quota di mercato è pari al 15,9 per cento, contro il 17 per cento di un anno fa.

E in questo stesso periodo, le vendite di vetture con un motore ibrido hanno raggiunto il 32,8 per cento del mercato europeo. A settembre, questo tipo di automobili hanno superato, per vendite, le omologhe a benzina (29,8 per cento del mercato, -17,9 per cento), secondo i dati pubblicati oggi dalla Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea). Le immatricolazioni di questi modelli (da non confondere con le auto plug-in hybrid, visto che queste ultime possono essere ricaricare mentre le normali ibride no) sono aumentate in media del 12,5 per cento. In Francia e Spagna le vendite sono schizzate alle stelle – per via del prezzo contenuto rispetto alle vetture totalmente elettriche – mentre in altri Paesi dell’Ue le immatricolazioni sono state più contenute.

Le automobili full electric, invece, sono aumentate in particolare in Germania, in Belgio, in Italia e nella penisola iberica. Ora, le vetture elettriche rappresentano il 17,3 per cento delle nuove vendite in Europa (+9,8 per cento su base annua), rispetto al 14,8 per cento di settembre 2023. Diversi mesi deboli, però, hanno ostacolato i meccanismi di questa transizione elettrica tanto attesa – e temuta – dal settore: le vendite elettriche da inizio anno sono inferiori del 5,8 per cento rispetto a quelle dei primi 9 mesi del 2023. “I risultati di oggi mostrano che siamo ancora lontani dal florido mercato elettrico di cui l’Europa ha bisogno”, ha esordito in un comunicato Sigrid de Vries, la direttrice generale di Acea. “Dovremmo vedere una crescita mensile costante e sostanziale, soprattutto in questo momento cruciale per lo sviluppo di questa tecnologia”, ha continuato la Ceo. Che conclude: “Invece, da inizio anno la quota di mercato delle auto elettriche è inferiore di quasi l’1 per cento rispetto allo scorso anno, mentre i volumi sono ancora inferiori di quasi il 6 per cento”.


di Redazione