Gli incontri di Meloni per raccogliere investimenti esteri e abbassare il debito

venerdì 18 ottobre 2024


Le regole europee sui conti pubblici stabiliscono che i Paesi con un debito pubblico elevato, come l’Italia, devono adottare un piano concreto e costante per ridurne il peso. Ogni anno, la portata di questo sforzo viene discussa e negoziata con la Commissione europea. Nella Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef) di settembre 2023, il Governo si è posto l’obiettivo di effettuare dismissioni patrimoniali per un ammontare di 20 miliardi di euro nei tre anni successivi, pari a circa l’1 per cento del Prodotto interno lordo italiano.

In questo contesto, la premier Giorgia Meloni è impegnata in un compito complesso: raccogliere investimenti esteri per abbassare il debito e rafforzare la credibilità internazionale dell’Italia. Da più di un anno, la sua attività diplomatica comprende la costruzione di relazioni strategiche con rappresentanti del mondo della tecnologia e della finanza. L’obiettivo è chiaro: far tornare l’Italia una destinazione appetibile per i grandi capitali internazionali. “Attrarre investimenti esteri […] è esattamente quello che fanno i patrioti”, ha risposto Meloni al deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Ricciardi che, nel dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre, accusava il Governo di voler svendere il patrimonio pubblico italiano.

Tra gli esempi più significativi del lavoro diplomatico della premier rientra il suo rapporto con Elon Musk. Il 23 settembre, a New York, Meloni ha ricevuto dalle mani del fondatore di Tesla e SpaceX il premio “Global Citizen Award 2024” dell’Atlantic Council. Nel consegnarle il premio, l’uomo più ricco del mondo ha lodato la premier italiana, definendola una persona “più bella dentro che fuori”, e ha commentato positivamente l’operato del Governo. Il riconoscimento ha simbolicamente suggellato il consolidamento di un rapporto importante tra Meloni e Musk, poco più di un anno dopo il loro primo incontro, che si era svolto a Palazzo Chigi nel giugno 2023. Sei mesi dopo il ricevimento nella sede della Presidenza del Consiglio dei ministri, l’imprenditore americano era uno degli ospiti più acclamati di Atreju, la partecipatissima kermesse di Fratelli d’Italia che si tiene ogni anno a Roma. Durante la sua visita a New York, Meloni ha incontrato anche Sam Altman, fondatore di OpenAi (la società che ha lanciato ChatGpt), Sundar Pichai, ceo di Google-Alphabet, e Greg Brown, ceo di Motorola. A stretto giro, Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi Larry Fink, ceo di BlackRock, la più grande società di investimento al mondo, e Brad Smith, vicepresidente di Microsoft.

Da questi incontri sono già scaturiti i primi risultati concreti. Microsoft, ad esempio, ha annunciato un investimento di 4,3 miliardi di euro in Italia entro i prossimi due anni, destinato a espandere la propria infrastruttura di data center e sostenere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nel Paese. In contemporanea, è stato siglato un protocollo d’intesa tra Cdp Venture Capital e OpenAi, volto a sostenere le startup italiane operanti nel settore dell’intelligenza artificiale tramite finanziamenti diretti e collaborazioni, anche per mezzo del “Fondo artificial intelligence”. Questo fondo, che vedrà la partecipazione di Microsoft e altre grandi società, rappresenta una delle iniziative italiane a sostegno dell’innovazione tecnologica di maggiore portata. Parallelamente, si stanno sviluppando collaborazioni nel settore delle infrastrutture. BlackRock, ad esempio, mira a realizzare, con la collaborazione di Enel, nuovi centri di elaborazione dati, che sono le “miniere d’oro” dell’economia digitale, e infrastrutture energetiche. Non è una novità che importanti attori della finanza globale svolgano un ruolo decisivo nel settore delle infrastrutture italiane. Pochi mesi prima della formazione del Governo Meloni, Blackstone e la banca d’investimento australiana Macquarie Asset Management avevano già partecipato all’acquisizione dell’88,06 per cento di Autostrade per l’Italia, precedentemente di proprietà di Atlantia (poi ridenominata Mundys), holding guidata dalla famiglia Benetton. L’operazione, conclusa il 5 maggio 2022, è stata realizzata tramite Holding reti autostradali Spa (Hra), un veicolo d’investimento partecipato per il 51 per cento dalla società pubblica Cdp equity e spartito equamente, per il restante 49 per cento, tra Blackstone Infrastructure Partners e i fondi gestiti dalla società australiana. In questo modo, seppure con un determinante supporto di soggetti privati, il ministero dell’Economia e delle Finanze è tornato proprietario di una quota maggioritaria delle autostrade italiane.

Le recenti numerose strette di mano di Giorgia Meloni con il gotha della finanza a stelle e strisce possono anche rappresentare per Palazzo Chigi un valido biglietto da visita da esibire sui mercati finanziari, spendibile anzitutto in vista delle prossime autorevoli valutazioni delle principali agenzie di rating sulla solvibilità del debito pubblico italiano e, quindi, sulla stabilità economica del Paese.

Il percorso, tuttavia, non è esente da difficoltà. Andrea Stroppa, il trentunenne romano noto alla stampa per essere il “referente italiano di Elon Musk”, è stato coinvolto nell’inchiesta Sogei con l’accusa di concorso in corruzione. A Stroppa — che in più occasioni ha sottolineato pubblicamente la piena fiducia che il tycoon ripone nel Governo Meloni — viene imputato di avere ricevuto un documento riservato della Farnesina con “la valutazione del progetto finalizzato all’impiego con scopi militari prima e dual use dopo, delle tecnologie satellitari fornite dall’azienda americana Space X”. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha assicurato che, in realtà, “non era un documento riservato”. Su X, dove si firma come “@andst7”, Stroppa dichiara che esiste una volontà “di fare un danno al Governo” e aggiunge: “Qualcuno sta provando a fermarci”.


di Riccardo Cantadori