giovedì 26 settembre 2024
“È l’occasione per fare i conti con le grandi sfide sistemiche”. Lo spiega la direttrice generale dell’Inps, Valeria Vittimberga in un’intervista al Sole 24 Ore. A suo avviso, “il sistema previdenziale è sostenibile. Sono fondamentali le politiche di sostegno del lavoro femminile, l’educazione previdenziale dei giovani e il contrasto al lavoro nero”. Vittimberga sottolinea: “I dati dei primi 6 mesi dell’anno, che migliorano le prospettive di crescita del mercato del lavoro e che evidenziano un’occupazione di qualità, rappresentano un elemento di forte riequilibrio per il sistema previdenziale”, ha specificato la direttrice generale. Quanto al rapporto annuale Inps, esplicita il concetto di sfide sistemiche. Secondo Vittimberga occorre fare fronte all’invecchiamento della popolazione, l’inverno demografico, le trasformazioni strutturali del mondo del lavoro. Nodi affrontati con profondo realismo e anche misurando il feedback delle politiche governative volte a contrastarne gli effetti negativi. I 26,6 milioni di assicurati raggiunti nel 2023 segnano un’espansione della base occupazionale e contributiva. I dati dei primi 6 mesi del 2024 confermano e, anzi, migliorano le prospettive di crescita del mercato del lavoro”.
Ieri il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps ha approvato la Nota di assestamento al bilancio preventivo finanziario generale di competenza e cassa ed economico-patrimoniale generale per l’esercizio 2024, che prevede una sostanziale conferma del risultato di esercizio negativo pari a 9,2 miliardi di euro. Si registra anche, come si legge in una nota, “una importante crescita di 12,7 miliardi dei trasferimenti dallo Stato a fronte dei maggiori sgravi contributivi, che in totale ammontano a 31 miliardi di euro, facendo passare i trasferimenti complessivi da 169 a 182 miliardi di euro”. L’assestato prevede inoltre una crescita delle entrate da contribuzione di 2,4 miliardi rispetto al preventivo. Cala la previsione relativa al patrimonio netto, che rispetto al valore di inizio anno, che ammontava a 29,8 miliardi, passa ad una previsione assestata di 25 miliardi.
Con la delibera il Civ ha chiesto in considerazione della prossima assunzione di oltre 400 ispettori di vigilanza entro l’anno l’inserimento tempestivo ed efficace delle nuove forze, anche per far fronte all’assottigliarsi dell’organico attuale, che vedrà un’ulteriore fuoriuscita degli ispettori attualmente in servizio, ridotti a circa 800. “La vigilanza Inps – spiega il Civ – dovrà fronteggiare alcune sfide, prime fra tutte la lotta al lavoro irregolare, ai serbatoi di manodopera utilizzati nella catena degli appalti, e al dumping contributivo, che avvantaggia sul mercato le aziende che evadono, penalizzando i soggetti che rispettano le regole, migliorare l’accertamento e il recupero dei contributi evasi. Per far questo, andranno valorizzate appieno le banche dati e la tecnologia Inps in termini di effettiva interoperabilità, rendendole fruibili alle Pubbliche amministrazioni e alle Forze dell’ordine, e la competenza riconosciuta in questi anni ai funzionari Inps, valorizzando una stretta collaborazione con gli organi giurisdizionali nell’azione di contrasto alla criminalità economica ed all’evasione contributiva”. Un’attenzione particolare “va riservata all’efficacia della lotta al fenomeno del pagamento dei contributi Inps tramite compensazioni con crediti inesistenti, a tutela dei lavoratori ma anche del mercato”. Infine il Civ, sulla base dell’attività conoscitiva sul lavoro in agricoltura già intrapresa nel 2023, richiede una specifica attenzione al funzionamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, in modo da superare le criticità riscontrate e rafforzare i sistemi di premialità per le aziende che rispettano le regole.
di Antonello Virgili