Bce, rischi per la crescita orientati verso il basso

venerdì 2 agosto 2024


L’ultimo bollettino economico della Banca centrale europea ha definito “orientati verso il basso” i rischi per la crescita dell’Eurozona. L’espansione dell’Ue “risentirebbe di un indebolimento dell’economia mondiale o dell’acuirsi delle tensioni commerciali tra le maggiori economie”, ha aggiunto la Bce nel suo dossier. “La guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina e il tragico conflitto in Medio Oriente rappresentano significative fonti di rischio geopolitico”, ha specificato la Banca centrale, spiegando alcune delle cause della sua previsione. Poi, “ciò potrebbe indurre una perdita di fiducia riguardo al futuro in famiglie e imprese e produrre interruzioni negli scambi internazionali”. L’espansione economica potrebbe inoltre “risultare più contenuta se gli effetti della politica monetaria si rivelassero più forti delle attese”, ha continuato la Bce.

Qualora l’inflazione diminuisse più rapidamente del previsto, la crescita potrebbe invece “risultare superiore”, ha confidato la Banca centrale. Ciò avverrebbe anche se “l’incremento della fiducia e dei redditi reali comportasse aumenti della spesa maggiori di quanto anticipato, oppure se la crescita dell’economia mondiale fosse più forte delle aspettative”, ha chiosato l’Istituto europeo. Ma l’Ue si aspetta che il costo del denaro si assesti ai livelli attuali almeno fino alla fine dell’anno. Il parametro-obbiettivo della Banca centrale dovrebbe essere raggiunto a metà del 2025. Col tempo, la politica monetaria presa in atto dalla Bce dovrebbe iniziare a esercitare un effetto frenante sempre meno incisivo sulla domanda. Infatti, l’economia dell’Eurozona ha continuato la sua ripresa anche nel secondo trimestre del 2024, trainata dai servizi e dalle esportazioni.


di Redazione