venerdì 19 luglio 2024
Il lancio di una stablecoin da parte di Dws Group, una delle prime società di asset management al mondo che da Francoforte gestisce 941 miliardi di euro, potrebbe portare la Germania in una posizione di avanguardia nell’adozione delle tecnologie blockchain regolamentate.
Dws ha annunciato che il progetto verrà realizzato per l’anno prossimo e la nuova stablecoin sarà denominata in euro e regolamentata dall’autorità di vigilanza tedesca BaFin. Questa iniziativa segna un passo avanti anche nell’integrare le risorse digitali nel sistema finanziario europeo.
“Nel breve termine, ci aspettiamo una domanda da parte degli investitori in risorse digitali, ma nel medio termine ci attendiamo una domanda ancora più ampia, per esempio da parte delle aziende che lavorano con i pagamenti continui dell’internet delle cose”, ha spiegato l’amministratore delegato di Dws, Stefan Hoops, il quale si dichiara anche intenzionato a “colmare il divario tra l’ecosistema finanziario tradizionale e quello digitale”. Queste ambizioni delineano una visione strategica che va oltre il mero scambio di criptovalute, mirando all’integrazione della valuta digitale nel contesto economico e industriale.
L’attuale settore delle stablecoin è dominato da Tether, che vanta una capitalizzazione di circa 113,2 miliardi di dollari. La mancata adesione (per il momento) alla regolamentazione europea MiCA può, tuttavia, comportarne l’esclusione dal mercato dell’Unione europea. Tale eventualità creerebbe un vuoto nel quale Dws ha buone possibilità di inserirsi.
L’annuncio di Dws arriva in un momento di svolta anche per il mercato delle criptovalute in Germania. Tra giugno e luglio, da Berlino sono state concluse ingenti vendite di bitcoin, tanto da contribuire a un’iniziale flessione del prezzo della criptovaluta più scambiata al mondo che però in breve tempo ha recuperato. È appunto l’alta volatilità delle criptovalute tradizionali ad aumentare l’interesse per alternative sempre digitali ma più stabili, quali sono le stableoin, che sono per definizione ancorate a un asset di rifermento, spesso una valuta tradizionale.
Nel frattempo, Tether ha annunciato la nomina di Philip Gradwell a capo dell’economia, ruolo che lo renderà responsabile anche della comunicazione con le autorità di regolamentazione riguardo l’utilizzo della stablecoin. Tra gli obiettivi dichiarati da Gradwell rientra lo sdoganamento delle valute digitali evidenziandone gli utilizzi pratici. Secondo l’amministratore delegato di Tether, l’italiano Paolo Ardoino, questa intenzione “non solo migliora la liquidità e la stabilità del sistema finanziario statunitense, ma rafforza anche il ruolo del dollaro nella finanza globale”.
Una criptovaluta stabile sicura, affidabile e di ampio utilizzo ha effettivamente il potenziale di supportare l’economia e persino la valuta a cui è legata. È per tale ragione che l’ingresso di Dws nel mercato delle stablecoin regolamentate e la competizione con giganti come Tether potrebbero ridefinire gli standard di sicurezza e affidabilità a beneficio degli investitori e che operano nel settore delle risorse digitali e delle aziende.
di Riccardo Cantadori