Debito pubblico: i dati di Bankitalia

lunedì 15 luglio 2024


Secondo quanto emerge dai dati del bollettino “Fabbisogno e debito” di Bankitalia, lo scorso maggio il debito delle Amministrazioni pubbliche è salito di 13,3 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.918,9 miliardi, a un passo quindi dai 3mila miliardi. Un aumento, in pratica, che è dovuto al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (11,5 miliardi) e all’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (2,1 miliardi). Sul versante opposto, troviamo la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (0,3 miliardi, a 31,9).

Sempre Bankitalia fa sapere che a maggio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato ammontano a 43,3 miliardi, salendo del 7,1 per cento (2,9 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2023. Nei primi cinque mesi del 2024, le entrate tributarie sono 206,8 miliardi: un aumento, cioè, del 7,1 per cento confrontando il corrispondente periodo dell’anno precedente.

Lucia Albano, sottosegretaria all’Economia e Finanze, osserva: “I dati sui conti pubblici diffusi da Bankitalia confermano la bontà delle scelte operate dal Governo Meloni in materia fiscale. Nei primi cinque mesi del 2024, le entrate tributarie sono aumentate del 7,1 per cento, 13,7 miliardi, rispetto allo stesso periodo del 2023, con un picco di +2,9 miliardi nel mese di maggio rispetto a maggio 2023”. E prosegue: “Questo importante risultato è frutto dell’impegno profuso dal Governo per contrastare l’evasione e rendere il sistema fiscale più equo e competitivo. Gli strumenti innovativi introdotti con la riforma del viceministro Leo si dimostrarono incisivi ed efficaci, come dimostrano i dati di Bankitalia. L’aumento del gettito – termina – consente di destinare maggiori risorse al welfare per famiglie e lavoratori e di incentivare la crescita delle imprese. Il Governo Meloni è costantemente al lavoro per costruire un fisco più giusto e per favorire una crescita economica solida e duratura: i risultati sono evidenti”.


di Redazione