Giorgetti: “Non serve una manovra lacrime e sangue per ridurre il debito”

martedì 9 luglio 2024


In un “contesto globale instabile e incerto l’economia italiana conferma un’ottima tenuta”. È quanto ha affermato Giancarlo Giorgetti, intervenuto all’assemblea dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana, che si è svolta oggi a Roma. “Gli andamenti macroeconomici sono positivi”, ha detto il ministro dell’Economia precisando che “negli ultimi 3 anni l’andamento della crescita è stato più sostenuto da altri Paesi dell’area euro. I dati del primo trimestre sono in continuità con questo. Il rialzo del Pil dello 0,3 per cento è confortante perché ad oggi la crescita acquisita sarebbe già pari allo 0,6 e salirebbe allo 0,9 per cento se le stime del governatore fossero confermate”. L’obiettivo della crescita del Pil dell’1 per cento per il 2024 stabilito dal Def “è ampiamente alla nostra portata”, ha aggiunto il ministro secondo cui è un target “basato su criteri ragionevoli e di responsabilità”. “Non serve una manovra lacrime e sangue ma una seria politica di controllo della spesa pubblica” perché l’Italia esca dalla sua condizione di “Paese sempre sotto esame”, afferma il ministro Giorgetti. Secondo Giorgetti si stratta di un “obiettivo raggiungibile e da conseguire con determinazione”. Giorgetti ha ricordato come il nostro Paese abbia già visto riconoscere i suoi sforzi da parte “dei risparmiatori italiani ed esteri” con la sottoscrizione del Btp Valore.

I risparmiatori in Italia subiscono “una pesante tassazione che spesso li orienta a investire all’estero” e che va quindi ridotta. Ne è convinto il presidente Abi Antonio Patuelli. Secondo Patuelli oggi “i risparmiatori che investono a medio e lungo termine subiscono una tassazione di quasi il 60 per cento del reddito lordo prodotto dalle banche: si sommano l’Ires, l’addizionale del 3,5 per cento e quelle locali, la cedolare secca sui dividendi, l’Irap, l’Imu e l’imposta del bollo”. Il risparmio investito in strumenti di liquidità delle banche è indispensabile per erogare prestiti, ha aggiunto. “L’Italia deve essere fra i protagonisti della nuova Commissione europea, con una importante responsabilità in materia economica e una Vicepresidenza”, ha aggiunto Patuelli. Servono misure per favorire il lavoro giovanile e il patrimonio delle imprese, afferma il presidente Abi, secondo cui “è fondamentale un’economia più patrimonialmente solida in tutti i settori: chiediamo che venga ripensata l’Ace per favorire le imprese a rafforzare le solidità indispensabili per nuovi investimenti”. “L’Italia – ha aggiunto – deve sviluppare nuovi progetti per favorire le iniziative economiche e di lavoro dei giovani, non solo per l’acquisto della prima casa, per fornire ai giovani più possibilità di lavoro qualificato, competitive con quelle degli altri Stati europei”. Infine, Patuelli ha omaggiato l’ex presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani. “Permettetemi di ricordare con forte emozione – ha detto Patuelli – un amico che era il nostro decano fino a un anno e mezzo fa. Ci ha lasciati nella persona ma non nello spirito, nell’esperienza, nell’amicizia e nei consigli. Ricordo Corrado Sforza Fogliani con emozione e con commozione, fonte di grandi ispirazioni ideali. Quando oggi ho concluso la relazione citando il centocinquantenario di Luigi Einaudi, Corrado Sforza Fogliani avrà certo sorriso, avendo avuto lui il privilegio, da ventenne, di conoscerlo di persona e ne ha interpretato per tutta la vita, con rigore, i princìpi ideali”.

In Italia, “nel primo trimestre di quest’anno la crescita è stata anche da noi dello 0,3 per cento, e sarebbe rimasta dello stesso ordine di grandezza nel secondo”, ha detto il governatore di Bankitalia Fabio Panetta all’assemblea dell’Abi. Secondo Panetta, “continua l’espansione dei servizi, soprattutto quelli legati al turismo, mentre perdura la debolezza della manifattura. Per il complesso del 2024 – ricorda il governatore – le previsioni di Consensus Economics indicano una crescita dello 0,8 per cento”. L’economia italiana cresce “a ritmi moderati” e può contare “sull’irrobustimento delle imprese, la solida posizione finanziaria delle famiglie e la forza delle banche”, ha aggiunto Panetta all’assemblea Abi. Si tratta di fattori, spiega, che “ci consentono di guardare avanti con fiducia, ma non devono indurre a un eccessivo ottimismo”. “La solidità delle banche rappresenta oggi un elemento di forza del nostro sistema produttivo”, ha rimarcato il governatore.


di Ugo Elfer