Deduzione fino al 130 per cento, come funziona il decreto Irpef

venerdì 28 giugno 2024


Maxi deduzione fiscale per i datori di lavoro. Le imprese e i professionisti che aumenteranno il numero di contratti a tempo indeterminato – per l’anno di imposta 2024 – potranno beneficiare di una deduzione fiscale del 120 per cento. Lo sconto potrebbe arrivare fino al 130 per cento, nel caso in cui le assunzioni riguardassero i lavoratori appartenenti a categorie tutelate. Tutto ciò è previsto dal decreto attuativo della riforma dell’Irpef voluta e firmata martedì scorso dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, assieme alla ministra del Lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone.

La quota deducibile, come già scritto, può salire fino al 130 per cento se le nuove assunzioni a tempo indeterminato riguardano dei cittadini meritevoli di tutela come: disabili, mamme con almeno due figli a carico, ex percettori di reddito di cittadinanza, donne vittime di violenza e uomini e donne under 30 ammessi agli incentivi all’occupazione. Inoltre, qualunque impresa o professionista che voglia trarre vantaggio da questo decreto, deve trovarsi in “condizioni di ordinaria operatività”. Ciò significa che sono escluse le aziende in liquidazione ordinaria, quelle che si trovano in stato di liquidazione giudiziale o che abbiano fatto ricorso ad altri istituti di risoluzione della crisi di impresa di natura liquidatoria. Poi, il beneficio fiscale può essere raggiunto solo se, al termine del periodo d’imposta agevolato, l’incremento del numero dei lavoratori a tempo indeterminato viene accompagnato dalla crescita del loro numero complessivo. In poche parole: non cambio di contratti, ma assunzione di nuovo personale. Anche coloro che sono stati trasferiti da un’impresa a un altra per via di scissioni, fusioni conferimenti o cessioni di aziende non vengono considerati dal decreto Irpef come idonei.


di Redazione