giovedì 15 febbraio 2024
Dalla fine dello scorso anno, l’economia giapponese è in recessione tecnica. Il Paese del Sol levante ha perso il “titolo” di terza economia mondiale in favore della Germania che segue Stati Uniti e Cina. La recessione tecnica si consegue mettendo a segno due cali consecutivi del Pil trimestrale. Numerosi analisti non nascondono i loro dubbi sulla Banca del Giappone e sulla sua decennale politica monetaria ultra-accomodante. Il Pil di Tokyo si è contratto per il secondo trimestre consecutivo e nel quarto trimestre del 2023 ha registrato un -0,4 per cento tendenziale e un -0,1 per cento congiunturale, a causa della debole domanda della Cina. Gli analisti si aspettavano un +1,4 per cento, dopo che nel terzo trimestre l’economia giapponese era crollata del 3,3 per cento. Due trimestri consecutivi di contrazione sono tipicamente considerati la definizione di una recessione tecnica. Mentre gli analisti si aspettano ancora che la banca centrale nipponica elimini il suo massiccio stimolo monetario quest’anno, i dati deboli potrebbero mettere in dubbio la sua previsione che l’aumento dei salari sosterrà i consumi e manterrà l’inflazione in modo duraturo intorno al suo obiettivo del 2 per cento.
Il dato attuale dunque aumenta le pressioni sulla Banca del Giappone, che sta considerando di aumentare i tassi di interesse per la prima volta dal 2007. Secondo ha notato Stephan Angrick, economista senior di Moody’s Analytics, “due cali consecutivi del Pil e tre cali consecutivi della domanda interna sono una cattiva notizia, anche se le revisioni potrebbero modificare marginalmente i numeri finali. Tutto ciò rende più difficile per la banca centrale giustificare un rialzo dei tassi, per non parlare di una serie di rialzi”. Per Yoshiki Shinke, economista senior del Dai-ichi Life Research Institute, “ciò che colpisce particolarmente è la lentezza dei consumi e delle spese in conto capitale, che sono i pilastri fondamentali della domanda interna. L’economia, per il momento, senza nuovi fattori chiave di crescita, continuerà a mancare di slancio”. Frattanto, anche la Gran Bretagna entra in recessione tecnica nel quarto trimestre 2023. Il Pil ha registrato una contrazione dello 0,3 per cento negli ultimi tre mesi dell'anno, dopo il -0,1 per cento del periodo agosto-settembre.
di Fausto Marsini