Abi, calo dei prestiti con rallentamento dell’economia

venerdì 15 dicembre 2023


Nel mese di novembre sono saliti i tassi sui prestiti e mutui. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato il 4,48 per cento, ad ottobre era il 4,35 per cento. Prosegue il calo dei prestiti bancari a seguito “del rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda”.

Lo afferma l’Associazione bancaria italiana nel rapporto mensile secondo cui “a novembre 2023, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 3,4 per cento rispetto a un anno prima, mentre ad ottobre 2023 avevano registrato un calo del 3,3 per cento, quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 5,5 per cento e quelli alle famiglie dell’1,1 per cento”.

Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è stato del 5,55 per cento, ad ottobre era il 5,46 per cento, sottolinea l’associazione secondo cui “il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 4,75 per cento, ad ottobre era 4,71 per cento”. Sale ancora il tasso praticato dalle banche sui nuovi depositi a durata prestabilita mentre resta stabile quello sui conti correnti. Come si legge nel rapporto Abi, a novembre 2023 sui depositi a durata il tasso è salito al 3,81 per cento. Ad ottobre 2023 tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell’area dell’euro (Italia 3,75 per cento; area dell’euro 3,54 per cento). Rispetto a giugno 2022, quando il tasso era dello 0,29 per cento (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi Bce), l’incremento è di 352 punti base. Il tasso sui soli depositi in conto corrente è cresciuto allo 0,51 per cento dallo 0,50 per cento di ottobre, “tenendo presente – rileva l’associazione – che il conto corrente permette di utilizzare una moltitudine di servizi e non ha la funzione d’investimento”.


di Davide Battisti