A Natale consumi in ripresa per Confesercenti

giovedì 7 dicembre 2023


Per le imminenti feste la spesa degli italiani è in crescita, seppur l’inflazione gonfi i budget. In base alla ricerca di Confesercenti e Ipsos, gli italiani hanno intenzione di spendere 223 euro per i regali natalizi, ossia il 13 per cento in più dello scorso anno con una polarizzazione tra chi può e chi no, con il web che fa la voce grossa. A dare linfa è anche l’aumento dei prezzi e, al netto dell’inflazione, un incremento di spesa si riduce al +6 per cento. Il mese di dicembre, così, potrebbe terminare con un segno positivo per i consumi, dopo dodici mesi di alti e bassi. In tal senso, l’associazione stima un aumento del +1,2 per cento nel 2023, a cui prosegue una frenata allo 0,8 per cento nel 2024.

Tra le altre cose, gli italiani che rivelano di voler contenere la spesa per i regali per questo Natale sono il 43 per cento: una quota in diminuzione rispetto al 47 per cento dello scorso anno. Nella classifica delle intenzioni di acquisto per un regalo, troviamo i capi d’abbigliamento (51 per cento delle indicazioni), i prodotti di profumeria (45 per cento) e i libri (44 per cento). Inoltre, giochi e giocattoli (38 per cento), accessori di moda (33 per cento), regali gastronomici (29 per cento), prodotti tecnologici e anche regali di gioielleria (entrambi al 24 per cento). Nel novero, pure arredamento e prodotti per la casa, calzature, videogiochi (tutti al 20 per cento di indicazioni).

Peraltro, il 10 per cento manifesta l’intenzione di regalare un viaggio o una vacanza: un dato in ascesa rispetto al 7 per cento dell’anno precedente. Nonostante la vendita “in presenza” al dettaglio abbia un ruolo centrale negli acquisti di Natale, per il 44 per cento degli italiani le piattaforme sono ormai indispensabili. Aumentano le indicazioni per i negozi monomarca delle grandi catene retail (33 per cento) e per i negozi nei centri commerciali (52 per cento). In flessione, ma lieve, la voce relativa a supermercati/ipermercati (24 per cento) e delle attività di vicinato (20 per cento). Da segnalare, invece, una crescita delle preferenze – nella fascia di età 18-34 anni – per i negozi di quartiere. Il 14 per cento punterà al mercatino per l’acquisto di uno dei regali. Infine, l’e-commerce è il canale d’acquisto che più italiani intendono utilizzare.

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, in un videomessaggio all’assemblea di Confesercenti, a Venezia, osserva: “Nessun commercio elettronico o colosso del web potrà mai sostituire la funzione culturale e sociale che ricoprono commercianti, artigiani, esercizi di vicinato: voi siete dispositivi di sicurezza e socialità, il principale antidoto alla desertificazione delle nostre strade, allo spopolamento dei nostri borghi”. E ancora: “Mi congratulo con la vostra scelta di utilizzare il metaverso per l’assemblea di oggi, scelta che dà la dimostrazione della capacità di Confesercenti e dei suoi associati di saper raccogliere, senza timori e pregiudizi, le sfide che il futuro ci mette davanti. Una caratteristica comune a tutto il mondo imprenditoriale italiano – sintetizza – che ha consentito alle nostre imprese di affrontare cambiamenti epocali in questi anni. Penso su tutti all’avvento del commercio elettronico, alle grandi piattaforme online, un’innovazione che la pandemia ha contribuito ad accelerare in modo determinante e, come tutti i cambiamenti, se non è adeguatamente governato può portare, insieme a grandi opportunità, enormi rischi. Un cambiamento che è ancora in atto – termina – su cui è necessario trovare un giusto equilibrio per fare in modo che il suo impatto sul nostro sistema economico e produttivo sia sostenibile. Certo, noi possiamo contare su due punti di forza: la capacità di fare rete dei commercianti e degli artigiani italiani, e la straordinaria potenza del Made in Italy, un brand globale di cui i colossi del commercio non possono fare a meno. E che nessun altro è in grado di eguagliare”.


di Redazione